«Esiste un bella Messina che non deve stare nell’ombra con l’energia ed il lavoro di tutti» con queste parole chef Pasquale Caliri ha salutato gli ospiti nella giornata conclusiva di “Messina Fish Fest”. Sul palco, insieme allo chef del Marina Del Nettuno, il pasticcere Lillo Freni ed il mastro fornaio Francesco Arena in una giornata, l’ultima della manifestazione, dedicata alla valorizzazione del pescato locale sposandolo con prodotti di frutta tropicale coltivate in Sicilia. Acciughe, pane di grano antico, maionesi vegetali, sono stati alla base delle preparazioni.

“Acciuga tra terra e mare” l’antipasto di Francesco Arena su un crostino di pane con infusione di Anice Zhantol, maionese di avocado, tartare di tamarillo, acciuga marinata, lemon grass e petali di rosa. Un piatto dallo stesso nome in siciliano “Risu, stiddi, frutti e spiezzi” di Chef Caliri. “Le acciughe in dialetto antico venivano chiamate “stiddi” ovvero “stelle” perché quando nuotano per il loro riflesso brillano nelle acque. Quella con le acciughe è per lo chef un amore antico, la sua famiglia infatti produceva acciughe in scatola a Falcone. Lo chef ha proposto un risotto mantecato con pesto di Piper Auritur, acciughe cotte a freddo in sale bilanciato, “caviale” ottenuto sferificando la colatura delle alici, Tamarillo e pane di segale tostato. A chiudere il goloso appuntamento una “Crostatina di frutta esotica” con una crema Chantilly al lime, bisquit alla pampeda, una bagna di frutti esotici ed una finitura di Mango, Guava Rossa e Tamarillo semicandito. Un vero condensato di sicilia nei piatti dei tre ospiti che hanno conquistato la sala dell’Istituto Albatros che, per l’occasione, ha registrato il tutto esaurito.

Così l’obiettivo di Messina Street Fish- il Festival del pesce siciliano può dirsi pienamente raggiunto. La manifestazione, conclusasi domenica scorsa all’ITS Albatros, in tre giornate dense di contenuti ha saputo valorizzare le potenzialità del pescato siciliano e le ricette ad esso collegate, insieme con le sue proprietà nutrizionali e gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale. Ma non solo. La kermesse nei cinque show cooking proposti ha ospitato all’interno del grande salone della Fondazione Albatros ben 300 persone che hanno assistito con interesse alle performance dei cuochi degustando i piatti di pesce pensati per l’occasione. Tanta gente che ha ritrovato il piacere di stare insieme dopo il lungo stop dettato dalla pandemia che ha coinvolto anche il mondo degli eventi. «E’ stato emozionante toccare con mano la gioia del pubblico nel poter tornare a quella convivialità che per tanto tempo ci è stata negata a causa della pandemia, ha commentato il presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella. Abbiamo lavorato a questo evento rispettando tutte le misure di sicurezza e purtroppo, avendo un limite nei posti a sedere, non abbiamo potuto accogliere moltissime richieste di partecipazione. Ma il calore con cui il pubblico ha accolto Messina Street Fish è un chiaro segnale che siamo sulla strada giusta e se i dati sui contagi continueranno a scendere presto potremo tornare a progettare manifestazioni dai numeri ben più importanti, come il Messina Street Food Fest».

Di grande interesse anche i focus tematici proposti, che hanno visto alternarsi circa 40 qualificati esperti tra giornalisti, docenti universitari, imprenditori ed altre personalità. Nella giornata conclusiva, domenica 31 ottobre, sono stati due i temi proposti. Durante l’evento mattutino si è discusso dell’abbinamento tra il pescato locale e la frutta tropicale siciliana, con la partecipazione tra gli altri della dott.ssa Francesca Cerami, direttore dell’IDIMED, che ha sottolineato il valore della frutta esotica coltivata in Sicilia legato anche alle nuove tendenze del mercato. “Quello tra il pesce azzurro e la frutta tropicale- ha detto Cerami- è senza dubbio un connubio non solo di gusto ma anche di salute e benessere”. Al focus di domenica mattina è intervenuto anche Salvatore Granata, referente Presidio slow food del fagiolo di carrazzo dei Nebrodi. “Siamo in una fase pericolosa dell’umanità- ha commentato Granata- bisogna rendere sostenibile l’economia. Bisogna promuovere un’agricoltura responsabile. Il pesce azzurro appartiene alla nostra cultura, abbinarlo ai prodotti della terra, tutela la biodiversità”.

Gli studenti dell’Istituto Antonello

Presenti tra gli esperti anche Enzo Pruiti, portavoce della comunità slow food per la tutela della biodiversità dei Nebrodi, il prof. Giacomo Dugo, Presidente del Consorzio di Ricerca Co.Ri.Bi.A e la dirigente scolastica dell’IIS Antonello Laura Tringali, che si è soffermata sul ruolo dell’Istituto da lei diretto: “L’Antonello negli ultimi tre anni è cresciuto molto- ha detto- e mi auguro ci sia sempre di più una partecipazione attiva. La scuola è un punto di riferimento, si lavora con passione e dedizione tutti insieme per creare un grande gioco di squadra che possa portare a facilitare l’ingresso dei nostri giovani nel mondo del lavoro”. Il Messina Street Fish ha ricevuto anche la visita del sindaco di Messina Cateno De Luca.

Nel pomeriggio si è parlato invece di tecniche tradizionali di pesca nello Stretto, con la partecipazione di Antonella Donato, pescatrice e imprenditrice, dei giornalisti Lillo Maiolino e Rosaria Brancato, dell’assessore comunale alla Pesca Dafne Musolino e della deputata regionale Elvira Amata. Sono intervenuti inoltre il professore Filippo Grasso, delegato del Rettore al Turismo e l’imprenditore Giovanni Arena della S.a.co.M, Società Allevatori Commercio Molluschi. Durante il focus Antonella Donato, nella qualità di consigliere regionale e nazionale di Fedagripesca, ha annunciato la nascita di un consorzio che riunisce tutte le aziende di produzione di molluschi dell’area di Capo Faro. Questo accordo stabilisce con certezza l’intenzione delle aziende operanti nell’area di Messina ad unirsi, come comparto, ed a intraprendere un lavoro di cooperazione che li vedrà coesi per la tutela e la valorizzazione, in primis, del loro prodotto, ma anche delle tecniche di produzione, e, non di meno, del meraviglioso territorio della riserva in cui operano. Ai fornelli dello show cooking di domenica pomeriggio la chef Rosaria Fiorentino, Presidente dell’Associazione provinciale cuochi Messina, partner della manifestazione.

L’evento è stato promosso da Confesercenti Messina e si è svolto in partnership con l’ITS Albatros, Camera di Commercio di Messina, Associazione Provinciale Cuochi, I.I.S. Antonello, Istituto Co.Ri.Bi.A, Proloco Messenion e Sacom con il patrocinio di Unione Europea, Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Dipartimento della Pesca Mediterranea attraverso il PO FEAP 5.68 e del Comune di Messina. Gli show cooking sono stati coordinati da Gran Mirci insieme con i docenti e gli studenti dell’IIS Antonello nell’ambito del progetto di alternanza scuola- lavoro e dell’Albatros. Le specialità proposte dagli chef sono state abbinate ai vini di Tenuta Rasocolmo e Tenuta Enza La Fauci.