Entro martedì le oltre 1500 persone in provincia di Messina che da giorni hanno finito la quarantena finalmente riceveranno l’esito dei tamponi eseguiti. Tra questi decine di milazzesi e lavoratori dell’indotto della raffineria di Milazzo. Ad assicurarlo è il dottore Carmelo Crisicelli, responsabile per la gestione dell’emergenza Coronavirus nell’ambito dell’Azienda sanitaria locale peloritana.

«Il laboratorio analisi del Policlinico di Messina in cui si processano i tamponi territoriali si è ingolfato – ammette Crisicelli ad Oggi Milazzo – ma entro martedì sarà smaltito tutto l’arretrato. Ieri sono stati analizzati 500 tamponi – sostiene il medico – oggi altri 500. Una parte, invece, sono stati inviati anche ai laboratori privati autorizzati (due in provincia di Catania e uno a Messina). In ogni casi il laboratorio del Policlinico lavorerà regolarmente anche lunedì, giorno di Pasquetta».

Ad attendere il tampone sono anche i lavoratori dell’indotto Ram in quarantena poiché sono rimasti a contatto con il collega di Pace del Mela risultato positivo al covid 19.
«Siamo in isolamento dal 15 marzo – spiegano ad Oggi Milazzo – il 28 marzo siamo andati a fare il tampone ma ancora oggi non abbiamo ricevuto il risultato. Più che isolamento siamo rimasti prigionieri dell’Asp senza nemmeno avere la possibilità di fare la spesa».

A sollecitare  una maggiore celerità anche il sindaco di Milazzo Giovanni Formica. «I cittadini sono esasperati e non riescono ad avere risposte certe. Tante volte si rivolgono al Comune ma l’unica cosa che possiamo fare noi, in questa circostanza, è quella di sollecitare regolarmente i vertici dell’Asp per dare voce alle loro giuste proteste».

Fortunatamente Milazzo fino ad oggi è stata “graziata” con appena tre casi di cui due confinati a Messina. Nei giorni scorsi è stata certificata la guarigione del primo milazzese contagiato, un 70enne, che è stato dimesso dal Covid Hospital di Barcellona ed è ritornato a casa.