C’è poco e tanto da scrivere quando data la notizia della morte di un diciassettenne in un incidente stradale devi raccontare di lui. Sai che aveva 17 anni, una fidanzata, tanti amici, una bellissima famiglia. Che aveva una moto. Quella che mille volte lo aveva portato da casa a scuola. Da scuola a casa. Come oggi. Claudio Lo Verde viveva a Villafranca e studiava a Milazzo. All’istituto Majorana dove frequentava la V B Elettrotecnica. Su questa moto, una X-Max, oggi Claudio ha perso la vita. Sulla Via Mangiavacca, oggi rimasta bloccata per ore. Nel silenzio agghiacciante di chi è arrivato per soccorrerlo. Una curva presa male. Troppo larga. Forse ad una velocità elevata. Ma poco importa. Claudio è finito sotto una betoniera. Poco dopo le 11 di un giorno di settembre che sa ancora di estate. Con lui sotto le ruote ingombranti sono finiti i suoi diciassette anni, l’amore per la sua fidanzata, l’affetto per i suoi amici. Per i suoi compagni. Gli stessi che mentre lui si avviava verso casa dopo avere seguito le prime tre ore di lezione, oggi urlavano in coro per un pianeta migliore. Per un mondo migliore. Quello in cui sperano tutti i ragazzi della sua stessa età

C’è tanto da dire su una vita che si spezza così velocemente. C’è poco da dire se si cerca una spiegazione. Soprattutto se si pensa alla famiglia. Avvisata telefonicamente e costretta a correre incontro ad un dolore che porteranno nel cuore per sempre.