A destra Lino Andaloro

SAN FILIPPO DEL MELA. «Nessuno ha “cacciato” il dottore Lino Andaloro: gli avevo chiesto di rimanere a ricoprire il ruolo di esperto all’Ambiente del comune di San Filippo del Mela ma ha rifiutato». Il sindaco Gianni Pino non ci sta a passare per chi ha allontanato il medico pacese così come si lascia credere sui social dai comitati ambientalisti. Lo sdegno nasce dal fatto che Andaloro dal 2006 al 2010 è stato membro del Comitato scientifico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’assistenza alla Regione Siciliana ed è ritenuto particolarmente preparato.

LA NOMINA AD ESPERTO. Pino, racconta ad Oggi Milazzo, che è vero che ha deciso di non confermare Andaloro ed Eugenio Cottone, ex dirigente tecnico Chimico della Regione Siciliana, nel comitato tecnico costituito assieme al comune di Milazzo, alla Città Metropolitana e alla Ram nata con lo scopo di affidare uno studio ambientale, ma lo avrebbe fatto solo perché riteneva più attinente scegliere figure professionali diverse: un agronomo per tenere sotto controllo i danni ambientali nelle colture locali (e dunque, su quello che arriva sulle tavole dei residenti) ed un oncologo per vigilare con maggiore attenzione l’aspetto tumorale. «E’ stata una scelta politica – continua Pino – infatti ho proposto sia ad Andaloro che a Cottone di rimanere al mio fianco e condurre insieme una battaglia comune a difesa del territorio. Andaloro, però, ha rifiutato». Fino a questo momento Pino non ha sciolto le riserve e non si conoscono i nomi dei sostituti.

La grafica postata su facebook dai comitati ambientalisti

L’INGERENZA DELLA RAM. A fare scatenare i comitati ambientalisti locali sarebbe stata l’indiscrezione che vorrebbe la sostituzione di Andaloro determinata da un diktat della Raffineria di Milazzo che avrebbe fatto sapere a Pino di non volersi sedere al tavolo con lui. Naturalmente si tratta di una indiscrezione che forse non ha neanche un fondo di verità. E’ certo, comunque, che la famiglia Andaloro ha in atto un contenzioso con la Ram a cui ha chiesto un risarcimento per i danni subiti dopo l’incendio che ha interessato la raffineria nel settembre 2014. Agli occhi della Ram, dunque, non avrebbe le caratteristiche di una figura super partes.

IL DISCIPLINARE. Il medico – contattato da Oggi Milazzo ha ritenuto opportuno non rilasciare dichiarazioni – fino a questo momento rimane formalmente presidente del comitato che si è insediato a giugno, due giorni prima delle elezioni amministrative che hanno cambiato la guida sia del comune di San Filippo del Mela che della Città metropolitana (entrambi gli enti hanno sostituito i propri rappresentanti). Infatti ha già inoltrato con una pec ai vari enti che fanno parte del comitato il bando che dovrebbe portare alla scelta di un ente terzo che dovrà studiare il territorio sia dal punto di vista sanitario che ambientale, studio finanziato dalla raffineria in base ad un accordo ministeriale raggiunto in sede di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).

Il disciplinare di gara, approvato nella versione definitiva, è stato trasmesso al Ministero Ambiente, alla Regione Sicilia, alla Città Metropolitana, al Sindaco di Milazzo, al Sindaco di San Filippo del Mela e alla Ram. L’adempimento conseguente deve essere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La procedura garantirà trasparenza, competenza e legalità. Lo studio tossicologico permetterà in pochissimi mesi di conoscere quali inquinanti siano presenti nel sangue dei residenti. Naturalmente con la sostituzione dei componenti è possibile che l’iter possa essere rivisto.