ISTITUTO COMPRENSIVO SAN FILIPPO DEL MELA.Villa Muscianisi, detta anche Villa Lucrezia, è una nobile dimora di Milazzo disabitata dagli anni ‘60. Pare che vi sia una strana presenza che si aggira nelle stanze vuote di questa antica residenza. La leggenda narra di un presunto folletto o “ Fuddittu” che è stato fotografato da alcuni ragazzi qualche anno fa. Del caso se ne è interessato anche la trasmissione televisiva “Mistero” in onda su Italia 1, Enrico Ruggeri e la troupe, nel 2009, si sono introdotti nella villa per documentare tale fenomeno. Con loro c’era Luigi Cama, che si interessa di fenomeni paranormali. Inizialmente la notizia ha destato un certo scalpore, qualcuno è convinto che vi sia qualche buontempone che si vuole prendere gioco di chi crede a queste leggende.  

I Folletti siciliani ricordano le antiche leggende nordiche, soprattutto quando si pensa alle figure degli Gnomi che abitavano le foreste germaniche. Il punto debole del folletto è proprio il berretto rosso “Birritteddu Russu”, basterà toglierlo e lui, pur di riaverlo, indicherà il   luogo dove è nascosto il tesoro.

La figura del folletto, nella nostra tradizione, è considerata come una presenza che può essere negativa, perché dispettosa, e quando una famiglia entra in una casa infestata da tali esseri, spesso la convivenza è difficile. Per ammansirli, addirittura, le donne , lasciano del cibo in cucina affinché il folletto, durante la notte, si sfami.

I folletti, a volte, possono portare fortuna per il nucleo familiare e se gli stessi sono convinti di averne uno in casa, viene considerato come un membro della famiglia. Per conquistare la loro simpatia, bisogna catturarlo cercando di togliere il berretto rosso alla cui estremità c’è un campanellino, solo così ci si assicura tranquillità e benessere.

Sopra la facciata della villa spicca una scritta “Qui Lieto mi fiorisce il lare antico”, nello specifico il lare, nell’antica Roma, era una divinità domestica. Comunque nessuno ancora ha trovato traccia del folletto ed il mistero si infittisce sempre di più.

GIUSEPPE CALDERONE   IC

Media E. Fermi