Il sindaco Giovanni Formica con i consiglieri comunali della sua maggioranza (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, stasera in aula la mozione di sfiducia: i cinque motivi per approvarla (ma anche no) 6 Aprile 2018 Cronaca 5 Commenti Stasera, alle 19,30, si terrà la seduta straordinaria di consiglio comunale con all’ordine del giorno la “Mozione di sfiducia al sindaco”. Oggi Milazzo seguirà passo passo tutta la serata in diretta sia sul sito che sui social. La trattazione dell’argomento è stata richiesta da 17 consiglieri che hanno sottoscritto un documento nel quale si illustrano tutte le motivazioni per le quali si punta all’azzeramento amministrativo. Per essere approvata la mozione necessita del voto favorevole di almeno 20 consiglieri. Ma per quale motivi bisognerebbe firmare o meno la mozione. Ecco alcuni motivi (più o meno seri). Perchè APPROVARLA 1) Il commissario straordinario inviato dalla Regione rimarrebbe in carica meno di tre mesi in quanto si ritornerebbe alle urne il 10 giugno. In poche settimane ci sarebbe un nuovo esecutivo politico. 2) Il nuovo sindaco avrà una maggioranza in aula, probabilmente più omogenea, che metterebbe la parola fine all’attuale conflitto intestino che sta diventando a dir poco stucchevole. 3) Se si ritornasse alle urne i papabili candidati del centro destra saranno Pippo Midili e Gianfranco Nastasi, i promotori della mozione. Potrebbero mettere in pratica, nel giro di pochi mesi, quello che contestano a Formica e dimostrare con i fatti e senza alibi quello che contestano all’uscente Formica. 4) Il sindaco Giovanni Formica smetterebbe di diffondere su facebook i video autoprodotti in cui se la canta e se la suona. 5) Perché ci si lamenta sempre che non c’è nulla da fare a Milazzo. E visto che soldi per grandi eventi non ce ne sono, cosa c’è meglio di una nuova e spumeggiante elezione amministrativa che ci impegna con comizi, dibattiti sui social e crocicchi negli angoli delle strade? Perché NON APPROVARLA 1) Dall’esterno la mozione di sfiducia sembra essere stata gestita in maniera dilettantesca, motivata più da screzi personali che altro. Non sono stati coinvolti preventivamente i partiti e non è stata costruita una solida alternativa per la successione. Molti dei diciassette l’hanno firmata sapendo (o sperando) che non passi. Molti di quelli che non l’approveranno ritengono che questo sindaco non stia lavorando bene ma non gli è stata proposta dall’opposizione una prospettiva migiore. 2) Gli elettori nei prossimi due anni potrebbero accorgersi della presenza in giunta dell’assessore allo Sviluppo Economico Carmelo Torre 3) Formica sta facendo tutto il lavoro “sporco” per sanare le casse. Ha amministrato nei primi due anni senza poter spendere letteralmente un euro (tranne per servizi indispensabili). I bilanci dal 2016 ad oggi non sono stati ancora approvati, meglio lasciare la patata bollente a Formica in modo che il nuovo sindaco possa ritrovarsi tra tre anni un comune con tanta liquidità. 4) Sfiduciato Formica, ritornerebbe a casa anche l’assessore all’Ambiente Damiano Maisano. Chi seguirebbe i giardinieri per fotografare il loro lavoro e postare le immagini su facebook? 5) Non esiste un leader che possa rappresentare un cambiamento rispetto al passato. Le uniche alternative concrete continuano ad essere Carmelo Pino e Lorenzo Italiano. Se venisse eletto un outsider si rischierebbe di peggiorare ulteriormente la situazione. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.500 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT