Gioco d’azzardo, Milazzo tra le città siciliane in cui si gioca di più alle slot machine

Milletrecentotrentasette,10 euro. E’ questo la media pro capite spesa annualmente dai milazzesi destinata al gioco delle slot machine e delle videolottery (dal Bingo al Dieci e Lotto al Gratta e Vinci). A sancirlo un dossier del Gruppo L’Espresso che ha elaborato i dati Aamas (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Milazzo, purtroppo, con questa cifra entra di diritto nella non invidiabile top ten siciliana. Il dato, infatti, rispetto al 2015 è in crescita visto che l’anno precedente la media era di 1203 euro pro-capite.

Nel 2016 sono finiti nelle casse delle agenzie che promuovono questo tipo di gioco oltre 42 milioni di euro. Sono stati censiti ben 232 apparecchi per giochi divisi in 185 slot machine e 47 dedicati alla videolottery. Una media di 7,4 apparecchi per ogni mille abitanti, ben al di sopra della media nazionale.

Dei 1337,10 euro pro capite 461 di questi vanno a finire nelle cosiddette “New Slot” che accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie (per un totale di 14,5 milioni di euro). La restante somma, 876 euro, invece, è stata risucchiata dalle videolottery (o VLT) che accettano anche banconote e sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte (27,6 milioni).

Il dato di Milazzo è più che preoccupante. Per capirlo basta rapportarlo con altre città della provincia a cominciare dal capoluogo. A Messina nel 2016 la media annua è stata di 454 euro. Barcellona, il comune più popoloso, si è fermato a 494 euro. Cifre meno allarmanti si registrano a  Santa Lucia del Mela (326 euro), a Pace del mela con 307 euro e Monforte San Giorgio con “solo” 220 euro pro capite. Terra di giocatori, invece, Capo d’Orlando con 874 euro pro capite.