Ha respinto tutti gli addebiti mossi dalla procura di Messina il dirigente del comune di Milazzo, Raffaele Cucinotta, arrestato giovedì scorso nell’ambito dell’Operazione Beta. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’ingegnere Cucinotta, oggi Dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Milazzo ma all’epoca dei fatti contestati funzionario del comune di Messina, ha risposto al magistrato assistito dal legale di fiducia.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, Raffaele Cucinotta in cambio di alcune assunzioni nei confronti di ragazzi da lui segnalati ad alcune imprese di costruzioni, avrebbe posto una serie di atti per favorire la partecipazione della società XP alla gara indetta dal Comune di Messina per l’acquisto di appartamenti nella zona Fondo Fucile da destinare ad edilizia popolare.

Cucinotta avrebbe spiegato di non avere mai favorito nessuno e di non avere mai nessun tipo di comportamento volto a favorire il gruppo criminale guidato dalla famiglia mafiosa messinese. Questa la risultante dell’interrogatorio condotto in carcere dove attualmente l’ex funzionario del Comune di Messina è rinchiuso. Il difensore del Cucinotta nei prossimi giorni potrebbe avanzare revisione della posizione del proprio assistito a seguito proprio dell’interrogatorio sostenuto nella giornata di ieri. A Cucinotta, intercettato anche con riprese video nel corso delle indagini, viene contestato il reato di corruzione.