Venerdì 20 gennaio al teatro Trifiletti alle ore 19, nell’ambito della rassegna “Se si insegnasse la bellezza”, secondo appuntamento con “Peppino di Cinisi contro la mafia”, opera dei Pupi di Angelo Sicilia. Due secoli dopo la nascita del teatro delle vastasate, un altro vastaso, uno sfrontato, un’altra voce del popolo, derideva il potente mafioso di turno dai microfoni della sua piccola Radio Aut: Peppino Impastato. La sua straordinaria e tragica vicenda ricalca quella di un cavaliere del teatro dei pupi, senza macchia e senza paura. Ma si tratta di un cavaliere con delle straordinarie idee: quelle di cambiare le cose in un paesino della Sicilia. Ecco perché sul palco accanto a Peppino ci sono Nofriu e Virticchiu che lo accompagnano, perché essi sono il popolo siciliano e con essi Peppino interagisce fino a divenirne una persona sola. Ecco perché Nofriu e Virticchiu, attraverso salti temporali nella vicenda Impastato, acquisiscono la coscienza di liberazione dalla mafia e dallo sfruttamento. Ecco perché in questo spettacolo Peppino non muore, perché le sue parole e il suo coraggio echeggiano per sempre.

Ospiti della serata Salvo Vitale e Faro Di Maggio compagni di lotte di Peppino Impastato.