Sedicimila raccomandate inviate dal Comune di Milazzo stanno mettendo in risalto la fragilità del nuovo sistema postale regionale. Sarebbero oltre 10 mila le raccomandate conteneti le bollette dei rifiuti  e dell’acqua giacenti negli uffici di via Medici (4 mila + 7 mila arrivate due giorni fa) che i portalettere non riesco a smaltire complice non solo il nuovo modello organizzativo imposto dall’azienda ma anche le festività e l’influenza di stagione che starebbe falcidiando gli uffici del recapito mamertino.

Numerose le proteste giunte ad Oggi Milazzo. A causa delle raccomandate inviate da Palazzo dell’Aquila per bloccare i termini di prescrizione a subirne le conseguenze anche la corrispondenza normale. Specialmente i residenti delle frazioni lamentano l’assenza di portalettere. «Il personale fa il possibile – chiarisce Pippo Di Guardo, segretario generale della Slc Cgil  – ma è il nuovo sistema di lavoro voluto dall’azeinda che mostra i limiti specialmente in casi come questo. Da lunedì 9 genaio, però, mi hanno assicurato che verrà previsto dello straordinario per fare in modo di velocizzare la distribuzione delle bollette e superare l’impasse».

La polemica riguarda anche le numerose bollette che gli uffici comunali hanno spedito come ricordo di fine anno. Riguarda il pagamento della tassa sui rifiuti e del servizio idrico integrato. Gli anni interessati riguardano anche il 2006 e molte di queste sono cadute in prescrizione. Si parla di quasi 10 milioni di euro di incasso per il comune se venissero pagate in toto. Molti si chiedono il motivo per cui si è aspettato l’ultimo momento e il nome dei responsabili che non hanno inviato negli anni scorsi i bollettini facendo cadere in prescrizione il pagamento di parte delle somme antecedenti agli ultimi cinque anni.

Ad occuparsi della vicenda anche i patronati che stanno aiutando i contribuenti a fare ricorso. Le missive contengono una messa in mora cumulativa che riguarda più anni e – alcuni lamentano – nessuna indicazione chiara su come eventualmente contestare il contenuto come previsto dalla legge. Ad essere preso d’assalto dai cittadini anche gli uffici comunali alla ricerca di chiarimenti non solo sulle prescrizioni ma anche sulla rateizzazione.