Non si potrà avvicinare a 100 metri dalla controparte che lo ha denunciato. Dopo l’interrogatorio di garanzia di venerdì 14 ottobre davanti al Giudice per le indagini preliminari, Salvatore Pugliese, è stata modificata la misura cautelare nei confronti di R.M., 53 anni, marittimo di Milazzo, a cui era stato imposto il divieto di dimora. Il quadro indiziario è stato fortemente ridimensionato. L’indagato, difeso dall’avvocato Diego Lanza, ha fornito le prove che hanno dimostrato come già in passato il marittimo fosse stato denunciato dalle stesse parti offese o da altre a queste collegate e che sul punto esiste già una sentenza passata in giudicato in favore dello stesso che l’ho assolve e un provvedimento del Tribunale di Messina sezione Misure di prevenzione che rigettava l’applicazione della misura a carico di R.M. in quanto «infondata» e derivante dalle «calunniose accuse a suo carico». E’ già pendente al Tribunale di Barcellona un procedimento a carico di una delle presunte parti offese che avevano denunciato R.M. e la stessa risponderà del reato di calunnia nei confornti del medesimo. Anche il pubblico ministero presente, Sarah Caiazzo, ha espresso parere favorevole sull’attenuazione della misura cautelare che è stata sostituita con quella del divieto di avvicinamento a 100 metri dalle parti offese.