L’ospedale riunito di Milazzo, Barcellona e Lipari comincia a prendere forma.  Il direttore generale dell’Asp di Messina Gaetano Sirna ha trasmesso ai sindaci la relazione che illustra il percorso di riorganizzazione delle rete ospedaliera locale nel quadro della costituzione dell’Ospedale Riunito di “Milazzo – Barcellona – Lipari”. Un impegno quello del manager assunto a seguito dell’incontro con gli amministratori locali all’inizio del mese. In quella circostanza infatti Sirna aveva assicurato di informare i sindaci preventivamente sul cronoprogramma delle attività da eseguire, a seguito della costituzione dell’area chirurgica a Milazzo e di quella medica a Barcellona. I trasferimenti avverranno in maniera scadenzata, a 30, 40, 60, 90 e 120 giorni dalla data di definizione del documento di organizzazione.

Il Cutroni Zodda di Barcellona ospiterà l’unità complessa di Medicina Generale, provvista anche di una unità semplice di Cardiologia, insieme a Malattie Infettive e Neurologia, cui si aggiungono Pneumologia, Psichiatria, Riabilitazione cardiopolmonare e ventisei posti letto di terapia sub intensiva respiratoria. Resteranno l’ambulatorio di Ginecologia, il Centro assistenza Dializzati e il Pronto Soccorso. Sarà istituito inoltre un servizio oncologico con UFA per terapia antiblastica. Le sale operatorie resteranno fruibili per gli interventi in day service e chirurgia ambulatoriale. Confermate diagnostica per immagini e patologia clinica.

Il sindaco Giovanni Formica non è molto convinto del trasferimento di Pneumologia a Barcellona. “Abbiamo ricevuto dal Direttore Generale dell’Aspil piano strategico che, a suo avviso dovrebbe consentire di offrire la migliore risposta alla domanda di buona sanità che viene dai cittadini del comprensorio – dice Formica –  Si tratta di una ipotesi di lavoro – almeno questa era l’intesa tra il direttore ed i sindaci – sulla quale avvieremo una serie di confronti con gli operatori del settore ed il consiglio comunale per poi trarre le conclusioni ed apportare le modifiche che servono. Devo dire sin da subito che, ad una prima lettura, anche in relazione all’impianto normativo vigente, più di una cosa non quadra. Ma non intendo aprire un fronte di scontro perché sono convinto che il tema non sia quello di spartirsi pezzi di sanità o solleticare interessi individuali. Tutto ciò che consentirà di migliorare i servizi alla popolazione sarà esaminato con obiettività ed accolto con favore. Ciò che, invece, dovesse dimostrarsi illogico o ispirato a principi diversi, sarà duramente respinto. In questo senso del resto si è espresso anche il Consiglio Comunale di Milazzo ogniqualvolta ha affrontato, in astratto, la questione».

Nei giorni scorsi il consigliere Simone Magistri ha chiesto al sindaco di «attivarsi in tutte le competenti sedi istituzionali, nonché se necessario anche con rimedi giurisdizionali, al fine di scongiurare il paventato trasferimento dei reparti di area medica da Milazzo a quello di Barcellona in quanto in contrasto con le previsioni del piano di rimodulazione della rete ospedaliera e con l’atto aziendale».

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Giuseppe
Giuseppe
7 anni fa

Se i piccoli pseudo- politici tacessero invece di sproloquiare
Sarebbe una bellissima cosa.E molto poco importante che i milazzesi si devono spostare a Barcellona per alcuni servizi sanitari( in un clima Nazionale) di accorpamenti .E’ importante che i cittadini trovino qualita’ nei servizi sanitari !!!perche’ tante volte devo fare ben piu’ dei 7 km di distanza.Se mai l’ assess .alla sanita’ ed il manager dovrebbero cacciare i veri responsabili del fallimento ovvero inutili ed incapaci medici, primari e dirigenti scaldasedie.

Antonio
Antonio
7 anni fa
Reply to  Giuseppe

Stai parlando di meritocrazia???? Dove nella sanità provinciale ??? Meritocrazia???