IN CLASSE (La città raccontata dagli studenti di Milazzo). Noi siamo Antonio e Stefania e da diversi anni condividiamo la passione per lo scoutismo. Il nostro punto di riferimento è sempre stato Nunzio Zagara, responsabile regionale Agesci, che ci ha concesso questa intervista.

Da quanto tempo sei negli scouts e chi o cosa ti ha fatto entrare?

Mi sono iscritto all’età di 8 anni, esattamente quarant’anni fa. Alcuni capi scout erano venuti a scuola a raccontarci le loro attività ed io sono stato attratto dalla possibilità di vivere delle esperienze avventurose.

Quali emozioni ti suscita lo scoutismo?

Il modo di vivere lo scoutismo è diverso, ovviamente, nei vari momenti della vita e quindi le emozioni sono differenti. Come vi dicevo, inizialmente sono stato attratto dall’avventura e dalla vita all’aperto, dall’idea di campeggiare in tenda e sapermela cavare da solo. Poi è arrivata anche l’amicizia, perché alcune esperienze forti come essersi persi nel bosco o rimanere a digiuno perché non siamo riusciti ad accendere un fuoco, fanno nascere dei legami che rimangono per tutta la vita. Infine l’impegno sociale, quello che il fondatore degli scout intendeva quando diceva che ci dobbiamo sforzare di “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato” e vi assicuro che non si riferiva solo alle cose ma anche alle persone! Aver aiutato qualcuno a crescere, incontrarlo dopo anni e sentirgli dire che lo scoutismo non è stato solo un bel gioco ma anche una scuola di vita, vedere lo stesso entusiasmo nei ragazzi di oggi come in quelli di vent’anni fa: ecco oggi lo scoutismo mi “emoziona” principalmente per queste cose.

Quali sacrifici ti porta essere capo, in particolare responsabile regionale dell’Agesci?

Dedicarsi al volontariato, di qualsiasi tipo, comporta rinunciare ad un po’ del proprio tempo e delle proprie energie per dedicarsi agli altri; tuttavia vi vorrei far notare che la parola sacrificio testualmente significa “fare/rendere sacro”, quindi non ha necessariamente un’accezione negativa. In un certo senso, sacrificare il proprio tempo per qualcosa in cui si crede significa dedicarsi a realizzare i propri valori. Questo ragionamento vale anche per il ruolo di responsabile regionale, anche se va un po’ ampliato. Il responsabile regionale, in parole povere, si prende cura del funzionamento dei gruppi e delle strutture, delle linee di intervento regionale, della formazione dei capi, dei rapporti dell’associazione con altre associazioni ed enti.

A proposito dello scoutismo siciliano….

Lo scoutismo è molto radicato in Sicilia e presente nelle grosse città come in tanti piccoli paesi, attualmente ci sono più di 200 gruppi scout con 18.000 iscritti. Questi gruppi operano in realtà molto diverse fra loro, dal quartiere disagiato a quello residenziale. Lo scoutismo, infatti, è per tutti ed è nato perché i ragazzi divenissero un domani “buoni cittadini”. Come sapete bene, la Sicilia ha tanto bisogno di “buoni cittadini”!!

 

Stefania Fleres, Antonio Lanuzza III B

Istituto Comprensivo Terzo – Media “Zirilli”