La Commissione Elettorale ha confermato l’esclusione (tecnicamente, la ricusazione) della lista Noi con Salvini. A comunicarlo è il candidato a sindaco (anche lui escluso) Pino Ragusi che riporta la notizia sulla sua pagina facebook e sottoliena che il tutto sia evvenuto «appigliandosi ad un formalismo strumentale e dimostrando un pregiudizio culturale verso il nostro Movimento che in Sicilia sta riscuotendo un grande successo».  «Continuiamo a tranquillizzare tutti i candidati ed i simpatizzanti – si legge nella nota di ragusi – assicurandoli della nostra ferma volontà di ricevere giustizia, infatti già questa mattina avverso tali illegittime determinazioni è stato depositato ricorso al T.A.R. Sezione staccata di Catania fiduciosi nell’ imparzialità della giustizia amministrativa e determinati ad arrivare fino in fondo. La Sicilia la vogliamo cambiare e vogliamo iniziare proprio da Milazzo». A dire il vero le speranze che la lista venga “recuperata” sono ridotte al lumicino. “Noi con Salvini” avrebbe voluto cambiare Milazzo ma l’unica cosa che è riuscita a fare è sbagliare la documentazione necessaria per partecipare alle amministrative di fine maggio. Ecco cosa scrive la commissione elettorale: «la raccolta delle firme dei sottoscrittori è avvenuta mediante l’utilizzo di moduli separati che non soddisfano alcuni requisiti formali indicati dall’art. 28 quarto comma DPR 570/1960 e precisamente i 17 fogli spillati al modulo principale non contengono le generalità dei candidati alla carica di consigliere comunale». Ma non basta. «La dichiarazione di presentazione della lista dei candidati avvenuta, come sopra specificato, con moduli separati di più facciate non soddisfa il requisito del collegamento sostanziale (tale da poter ritenere tutti gli atti un unico documento) tra il modulo principale e i moduli separati, mancando come elemento di congiunzione l’apposizione di un timbro o di una firma». Vizi procedurali che «non danno garanzia dell’effettiva consapevolezza dei sottoscrittori in merito all’identità dei candidati ed alla concreta composizione della lista, in modo da consentire il loro collegamento logico ad una specifica formazione politica». Per la commisisone elettorale non vi sono dubbi. «L’assenza dei succitati requisiti sostanziali, non può ritenersi sanata dall’avvenuta autenticazione degli elettori da parte del pubblico ufficiale che vi ha provveduto, potendo quest’ultimo asseverare soltanto l’autenticità delle sottoscrizioni».

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mimmo giorgianni
mimmo giorgianni
8 anni fa

Salvini non verrà più a Milazzo….. un danno per i rivenditori di frutta verdura ed uova

MisterX
MisterX
8 anni fa

Eliminano gli avversari con la legge…tanto le comunali non contano nulla tutti la stessa brodaglia: ma alle politiche non si potrà non votare Salvini, chi non lo farà non è degno di essere italiano!

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
8 anni fa

Nella democrazia italiana, si cerca di escludere “legalmente” chi può dare fastidio o quantomeno non stare alle cosiddette regole, in modo di avere le mani libere ( sino a quando non interviene la magistratura, semprechè abbia qualche interesse per farlo ) .

simpatizzante
simpatizzante
8 anni fa

Il giornalista deve riportare correttamente le notizie, deve informarsi e prima di esprimere giudizi deve fare le opportune verifiche altrimenti rischia di fare delle figuracce che potrebbero fargli perdere credibilità. Il mio consiglio è quello di contare fino a 1000….., e poi sputare sentenze, però le sentenze che contano non sono giornalistiche. Alla prossima puntata.

ciccio
ciccio
8 anni fa

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