«Le rotatorie in corso di realizzazione sono opere inutili di cui la cittadinanza non ne sente l’esigenza». A sostenerlo in una lettera inviata al sindaco Carmelo Pino è il consigliere decaduto Franco Scicolone. Si riferisce alle rotatorie di San Papino, piazza Roma e via dei Mille, previste nel Piano urbano del traffico (Put) della città e recentemente appaltate ad altrettante ditte. «Poiché trovo surreale tale “premura”, Le chiedo: ha provato a sentire il parere dei suoi concittadini, loro sì (attraverso il loro rappresentanti) i veri detentori del potere decisionale, sulla utilità di tali opere ? Le chiedo ancora: a poco più di 100 giorni dal rinnovo degli Organi di governo della città, Le sembra opportuno avviare lavori di cui nessuno ne percepisce la necessità ? Perché veda Signor Sindaco, il punto è proprio questo; Bilancio e Put rientrano, unitamente a tanti altri, tra compiti del Consiglio Comunale, all’interno del quale chi le scrive avrebbe voluto occuparsi nei limiti e nei termini che la legge consente quanto di propria competenza. Ma una Sua discutibile decisione, mi ha impedito tale esercizio, insieme ad altri 29 consiglieri».

Franco Scicolone

Scicolone, esponente del Pd, entra nel dettaglio. «Ammesso che sotto il profilo legale sia corretto che il Put venga approvato da un commissario che viene da fuori, per il quale via Madonna del Lume e vico Sinagoga probabilmente dicono la stessa cosa, ritengo che politicamente sia poco corretto e poco rispettoso nei confronti dell’Istituzione Consiglio Comunale quant’anche decaduto, anche perché nessun termine perentorio di scadenza era previsto per tale approvazione. E da ultimo, ha riflettuto sul fatto che Cga e Tar devono ancora emettere un giudizio di merito sull’intera vicenda, dopo il provvedimento della Corte di Cassazione che ha bocciato il ricorso da ella proposto?». Poi l’appello: «Forse queste mie considerazioni causeranno una sua comprensibile irritazione, ma mi creda non vuole essere questo lo spirito della presente, e pertanto mi permetta darLe un suggerimento: non faccia partire questi lavori, e che ad occuparsene siano il futuro Consiglio Comunale e la futura Amministrazione. Mi creda Signor Sindaco, sarebbe un gesto di buon senso e saggezza politica, qualità assai rara in questi tempi».