Il Pd di Milazzo chiude la porta al sindaco Pino. Ieri sera si è tenuta alla casa del Popolo di Via XX settembre una animata riunione che ha visto partecipare non solo i componenti dei direttivi dei due circoli Pd di Milazzo presieduti da Francesca Sindoni e Stefania Scolaro, ma anche il segretario provinciale Basilio Ridolfo e Antonio Rubino, segretario organizzativo regionale. Naturalmente al centro del dibattito l’adesione on line del sindaco Carmelo Pino al partito di Matteo Renzi. Intorno alla mezzanotte, quando i “piniani” hanno abbandonato la sala per protesta, è stato votato all’unanimità una mozione nella quale si prendono ufficialmente le distanze da questa amministrazione e si promuovono le primarie per le scelte del candidato dove, naturalmente, non potrà prendere parte il sindaco uscente. Nella mozione si legge che non potrà «concorrere alla competizione per l’individuazione del candidato alla carica di sindaco chi ha guidato un’amministrazione giudicata inadeguata».

Il direttivo Pd di ieri sera

Numerosi gli interventi, molti dei quali concitati: Giovanni Formica, Stefania Scolaro, Antonio Foti, Salvatore Gitto, Antonio Napoli. Scolaro e Gitto difendevano l’operato dell’esecutivo, facevano riferimento agli accordi elettorali di quattro anni fa quando ci fu un apparentamento, si è fatto un riferimento al passaggio al Pd del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, proveniente dal centro destra. «Zambuto è passato nel Pd con l’acclamazione di tutto il partito di Agrigento, Pino lo ha fatto in solitudine on line», ha risposto seccato Rubino. Il segretario provinciale Ridolfo, dunque, ha chiesto di non votare la mozione ma di rinviare di qualche giorno visto che si dovrà eleggere il coordinamento provinciale. Formica ha proposto agli assessori di dimettersi immediatamente dalla giunta, azzerare tutto, e discutere con calma anche della questione Pino ma con le mani libere. Le dimissioni non sono arrivate e la mozione è stata votata. I dettagli del documento saranno diffusi dalla segreteria regionale nelle prossime ore con il crisma dell’ufficialità. La sostanza? Non è cambiato nulla. Il partito al di la del simbolo, rimane spaccato, le varie fazioni rimarranno pro o contro Pino e gli equilibri intaccati.

AGGIORNAMENTO, ORE 14,15. Questo il testo del documento votato: I direttivi dei circoli Milazzo 1 e 2 del Partito Democratico, convocati in seduta congiunta dal Segretario Provinciale Basilio Ridolfo, alla presenza del responsabile organizzazione regionale, Antonio Rubino, ribadito il giudizio profondamente negativo nei confronti dell’amministrazione guidata da Carmelo Pino, in vista delle elezioni del 2015, intendono promuovere un progetto politico ad essa alternativo, nei metodi e nei programmi. Nel rispetto dello statuto del partito, individuano le primarie come lo strumento per la selezione della personalità che dovrà assumere la responsabilità della costruzione e della guida della coalizione di centrosinistra e, per rendere ancor più chiara la volontà di operare in discontinuità, sin d’ora stabiliscono che non possa concorrere nella competizione per l’individuazione del candidato alla carica di sindaco della città chi ha guidato un’amministrazione giudicata inadeguata. Alla luce della posizione assunta, invitano gli assessori attualmente in carica che si riconoscono nei valori e nei programmi del Partito Democratico, a rassegnare le dimissioni per partecipare alla costruzione del progetto.