Si chiama “l’Altra Sicilia” il documentario che il regista americano Mark Spano sta girando in questi giorni nell’isola e che parlerà anche di Milazzo. Spano intende raccontare non la solita Sicilia veicolata negli ultimi 50 anni nei film americani, fatta di mafia e coppole stile “Il Padrino”, ma l’altra faccia fatta di imprenditorialità, turismo, enogastronomia. Grazie all’intervento dell’imprenditore mamertino Felice Nania, Spano ha deciso di dedicare a Milazzo parte di questo documentario che sarà distribuito nei canali tematici dedicati al turismo e ai documentari in genere. Dopo avere girato a Salina, con la collaborazione della Siremar che ha sposato il progetto accollandosi le spese di trasporto, stamattina la troupe è approdata a Milazzo dove hanno girato tra i luoghi più suggestivi della città: dal Castello al Capo. Nel pomeriggio il sindaco Carmelo Pino ha incontrato la troupe a Palazzo d’Amico. “Appena ho saputo di questo documentario del regista Mark Spano ho pensato subito che Milazzo doveva esserci – spiega Felice Nania – non ricoprendo alcun ruolo amministrativo mi sono messo a disposizione come cittadino amante di questa città per portare la troupe inn città. Ritengo che negli ultimi anni sia stato avviato un percorso virtuoso, Milazzo ha tutte le carte in regola per essere l’emblema dell’Altra Sicilia”.

Pino con il regista Mark SPano e la troupe

Secondo Spano la rilevanza culturale e storica della Sicilia non è stata esplorata seriamente nel cinema. “La Sicilia è la più affascinante e ricca delle regioni europee. Una ricchezza determinata dalle numerose dominazioni e culture che ha ospitato – ha detto Spano i cui nonni paterni erano di prima generazione siciliana – una storia fatta di autentica lotta umana con icone culturali e siti storici unici. Purtroppo, la criminalità organizzata è l’unica parte della cultura siciliana conosciuta nel mondo grazie al film ‘Il Padrino”. “L’Altra Sicilia” esplorerà la storia, la famiglia, la religione e la cultura delle arti e dei loro effetti sulla popolazione della Sicilia. “I siciliani hanno dato un contributo formidabile a arte, l’architettura, e le discipline umanistiche – ha concluso Spano – e poi c’è il cibo. Ci sono cibi siciliani che sono ben noti a livello mondiale ora. Ci sono anche piatti siciliani che pochi di noi conoscono. “