Da quasi due mesi l’ufficio demanio marittimo di Milazzo rimane paralizzato a causa di un cortocircuito burocratico. Secondo quanto sollevato in una nota dall’onorevole Beppe Picciolo non verrebbeo istruite le varie istanze presentate dai privati poiché sostanzialmente i funzionari non sarebbero – pur nelle condizioni di farlo e muniti anche della qualifica – sotto il profilo pratico abilitati a completare i procedimenti. E poiché dall’assessorato al Territorio ed ambiente non arriva la comunicazione che formalizza il loro ruolo, ecco che la situazione si blocca. «Quanto accade a Milazzo, interessando però un vasto comprensorio è paradossale – afferma il deputato -. Ho appreso del disagio di molti cittadini che hanno urgenza di regolarizzare la propria posizione per svolgere anche attività lavorative, ottenere magari rinnovo di concessioni e si sentono rispondere che manca chi deve firmare i provvedimenti. Ho già personalmente sollecitato il capo servizio di Palermo, dottor Gullo ad intervenire perché non è pensabile che le funzioni di coordinamento fossero assunte da un dirigente palermitano, il dottor Di Martino, costretto a spostarsi settimanalmente a Milazzo, come avvenuto per diversi mesi, per completare l’istruttoria degli atti e alleggerire l’enorme arretrato. E’ indispensabile e soprattutto urgente nominare dirigenti e funzionari con profonda conoscenza delle dinamiche demaniali»

La sede dell’Ufficio demanio marittimo

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