Blitz dei deputati Alessio Villarosa e Francesco D’uva hanno effettuato una visita a sorpresa all’ospedale Fogliani di Milazzo. L’iniziativa nasce dall’esigenza di verificare l’eventuale persistenza dei problemi riscontrati durante la precedente visita, oltre che dalle numerose segnalazioni che i deputati ricevono dalla cittadinanza. Una delle segnalazioni ricevute con più frequenza riguardava la presunta mancanza di anestesisti. La dottoressa Licia Emanuele, attuale Direttore Sanitario della struttura, ha confermato la mancanza, o meglio, l’assenza, degli anestesisti, asserendo – secndo quanto si legge in una nota dei Cinquestelle – «che la maggior parte degli stessi risultino spesso “assenti” per malattia, maternità, paternità, allattamento, privilegi della legge 104 o infortuni vari e convalescenze». Questa situazione crea numerosissimi problemi soprattutto per quanto riguarda i reparti inerenti la chirurgia che si trovano costretti ad operare solo in urgenza creando però lunghe liste d’attesa per le “semplici” operazioni di routine. In particolare si è notato come il reparto di ortopedia abbia una lista d’attesa di circa 200 persone e che negli ultimi 20 giorni abbia potuto effettuare, causa assenze degli anestesisti, solo 6 operazioni.

Ospedale Fogliani di Milazzo

«La dottoressa Emanuele – prosegue la nota – informava i deputati di aver fatto presente più volte al direttore generale Gaetano Sirna la problematica, ricevendo, dallo stesso, rassicurazioni sulla creazione di un progetto ad hoc per garantire la copertura/sostituzione del personale che si “assenta” dal lavoro usufruendo, ed utilizzando con abilità, tutto ciò che l’attuale normativa prevede. Purtroppo però, ad oggi, non si riscontra nessun’azione concreta e molte persone vengono rimandate a casa o dirottate in altre strutture». I deputati hanno avuto modo di constatare che, dopo all’accorpamento degli ospedali di Barcellona e Milazzo, i cittadini di entrambi i comuni vivono ancor più disservizi. Altra stranezza che i deputati hanno riscontrato nel presidio Mamertino è la presenza di un servizio territoriale quale il Punto Primo Intervento (Ppi), gestito dal distretto (figura esterna al P.O.) che però si trova all’interno di quest’ultimo. Punto di Primo Intervento che dovrebbe svolgere un’importante funzione di filtro per il pronto soccorso trattando i codici bianchi senza dover effettuare ricoveri e sgravando il reparto da prestazioni non urgenti, ma che per problemi di connessione al pronto soccorso e di gestione, derivati dalla diversa figura gestionale, non garantisce in piena regola la sua reale funzionalità. I deputati sperano «in una rapida attivazione di un servizio essenziale quale l’OBI (Osservazione Breve Intensiva), previsto già nel vecchio piano ospedaliero, che permetterebbe al presidio un ulteriore smaltimento dei ricoveri impropri». I deputati M5S ritengono infine che il presidio sia in buono stato, non hanno più riscontrato, durante la loro visita, la fila alla cassa ticket, e sono stati informati del futuro spostamento, della cassa ticket in un’ala appena ristrutturata, lontana dall’ingresso principale facilitando così l’accesso per i malati che non possono deambulare. Ottimo riscontro anche per la nuova ala destinata al centro trasfusionale. I deputati del MoVimento5stelle invieranno ufficialmente il report, redatto durante la visita ispettiva, al responsabile Sirna.