Chiusura raffinerie Eni, sciopero alla Ram di Milazzo 26 Luglio 2014 Ambiente Anche gli operai della Raffineria di Milazzo aderiscono allo sciopero nazionale. Dopo l’annuncio shock di Eni di mettere in discussione l’assetto strategico dell’industria chimica e della raffinazione in Italia, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno proclamato per martedì 29 luglio lo sciopero generale nazionale di tutto il gruppo. La giornata di mobilitazione nazionale è stata indetta per gli oltre 30mila lavoratori dell’Eni contro la decisione del gruppo petrolifero di mettere in discussione tutto il settore della chimica e della raffinazione, scelta che comporterebbe la chiusura di cinque raffinerie in tutta Italia. La protesta sarà preceduta dallo sciopero generale a Gela che CGIL CISL UIL hanno indetto per il giorno prima, cioè lunedì 28 luglio, contro l’ipotesi di dismissione di quella raffineria e per chiedere interventi per lo sviluppo del territorio. Anche i lavoratori della Raffineria di Milazzo, gestita per il 50% da Eni, hanno deciso nelle assemblee tenute in questi giorni, di partecipare all’astensione. Il sito di Milazzo per adesso, viene indicato insieme a quello di Sannazzaro (Pavia) tra quelli ancora garantiti, ma forte preoccupazione suscitano le posizioni recentemente rese note da Eni su blocco di investimenti, e le conseguenti scelte di ridimensionamento degli assetti industriali, occupazionali e della politica energetica del Gruppo nel nostro Paese. Le segreterie territoriali di Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil e le Rappresentanze Sindacali Aziendali del sito hanno comunicato che in occasione dello sciopero di 2 ore , martedì’ 29 luglio, si terrà una manifestazione alla raffineria cui parteciperanno anche i lavoratori dell’indotto. Dalle ore 8 alle ore 10 nel piazzale antistante l’ingresso del sito Ram. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.606 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT