Nella corsa alle amministrative scende in campo anche l’onorevole pentastellato Tommaso Currò. Currò, visto il ruolo che ricopre, non ha alcuna intenzione di candidarsi a sindaco, ma ha confidato agli amici che vuole “mettere la faccia” in questa campagna elettorale. E’ quasi certo che non utilizzerà il simbolo dei “Cinque stelle”, l’intento, secondo alcune indiscrezioni raccolte nell’entourage, è quello di portare avanti una campagna elettorale nel rispetto della filosofia dei “grillini” (lotta agli sprechi, valorizzazione del patrimonio, coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte importanti del territorio) ma senza i lacciuoli del simbolo che impone nessun tipo di accordo elettorale. Una strategia suicida a Milazzo dove nessun movimento ha la forza di fare eleggere un sindaco in solitudine. Ma chi sarà il candidato con le caratteristiche del perfetto “grillino”?

Giovanni Mangano e Massimo Tricamo

Il nome sarà scelto in modo partecipato all’interno del meetup con il coinvolgimento di tutti i simpatizzanti del movimento, ma sono due i nomi che spiccano sugli altri: Giovanni Mangano e Massimo Tricamo. Mangano, figlio di Mario Mangano, già assessore provinciale (uno dei fondatori di Forza Italia) è un grillino della prima ora. Da tempo ha intrapreso un percorso politico autonomo ed è diventato l’uomo di fiducia di Tommaso Currò a Milazzo. C’è anche il suo zampino nel successo politico del deputato che è riuscito a fare istituire l’area marina protetta a Capo Milazzo. Il secondo candidato che potrebbe avere i requisiti per la sindacatura potrebbe essere lo storico Massimo Tricamo. Tricamo fu il primo a seguire a Milazzo le gesta di Grillo quando pochi avrebbero scommesso sul suo successo. Gode di una simpata e di una stima trasversale. Ha donato libri e documenti storici al Comune, ha portato avanti battaglie per la tutela di importanti beni culturali, prestato volontariato. E’ lui uno degli artefici dell’apertura della sala espositiva nell’ex carcere femminile alle porte del Castello di Milazzo. Due nomi diversi ma che – con i giusti accordi politici – potrebbero sparigliare le carte di una competizione che sembra già scritta con la riproposizione dell’uscente Carmelo Pino, dell’avvocato Giovanni Formica e dell’ex primo cittadino Lorenzo Italiano. Quest’ultimo partecipa da settimane ad incontri organizzati nei quartieri da un’associazione, “LaMilazzoCheVoglio”,nell’ambito del, percorso chiamato “ViviiltuoQuartiereMilazzo”.

(articolo tratto dal settimanale Centonove n.26/2014)