L’ex consigliere Peppe Marano lascia Green Italia. Il responsabile dei Verdi di Milazzo e coportavoce di Messina, «dopo ampia riflessione», si è dimesso da portavoce regionale di Green Italia «fino a quando non vengono risolte le gravissime contraddizioni che ha al proprio interno con Legambiente Nazionale e regionale». «Non è assolutamente possibile che il medesimo possa ancora restare per un solo minuto in un progetto politico dove ci sia Legambiente – scrive –  una associazione che giorno 8 aprile del 2014 è venuta a Milazzo a presentare un dossier e dire che “Aria, suolo, sottosuolo e falde acquifere” è tutto inquinato da prodotti petroliferi della Raffineria di Milazzo e della Centrale Edipower”, una associazione ambientalista che ancora ad oggi non si è dimostrata conseguenziale e non dice al territorio della Valle del Mela se abbia consegnato o meno l’istruttoria di quella documentazione gravissima ai magistrati».

marano presenta il progetto Green Italia

«Se a tutto ciò – continua – si aggiunge che a Milazzo, con l’avallo politico di Legambiente provinciale e regionale si mantenga un proprio assessore all’ambiente, Salvatore Gitto, che afferma costantemente che nel territorio sul tema dell’Inquinamento industriale ci sono troppe “esasperazioni, strumentalizzazioni e soprattutto facili allarmismi”, un assessore che dialoga e che difende le industrie senza mai mettere in discussione le autorizzazioni ministeriali rilasciate (AIA), le continue Emissioni fuggitive ed incontrollate di gas e idrocarburi della Raffineria di Milazzo ne sono la evidente dimostrazione». marano cita anche le preoccupazioni espresse dal III Rapporto sentieri per il sito SIN Milazzo. «Per questi validi motivi i Verdi di Milazzo – conclude Marano – non possono più continuare a rivestire un doppio ruolo in Green Italia ma continueranno nel proprio percorso politico giudiziario, assolutamente lontani da chi pensano di fare ma non fanno». La lista Green Italia – Verdi europei a Milazzo ha ottenuto 100 voti complessivi (solo 64 le preferenze di cui 26 a Fabio Granata).