Gitto: “Marano fa confusione sui dati ambientali” 14 Marzo 2014 Ambiente “Il consigliere Peppe Marano interpretando a modo suo le norme ambientali rischia di creare allarmismo e di sollevare problematiche inesistenti”. Il linguaggio utilizzato dal sindaco Carmelo Pino e dall’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto, è più tecnico e forbito ma il senso della risposta che hanno dato all’interrogazione presentata dal politico ambientalista sul registro europeo delle emissioni inquinanti potrebbe essere sintetizzato così. Ecco il contenuto della risposta. L’assessore Salvatore Gitto “Il valore delle emissioni in atmosfera non può superare mai le prescrizioni imposte dall’Aia. L’equivoco tra “valore soglia” e “valore limite” serve soltanto a creare confusione. L’intervento sanzionatorio scatta quindi non appena l’Ispra, organismo deputato al controllo, rileva il superamento dei parametri massimi fissati dall’Autorizzazione integrata ambientale e allerta gli Enti preposti tra i quali anche il Comune”. A rilevarlo l’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto che insieme al sindaco Pino ha riscontrato l’interrogazione presentata dal consigliere Giuseppe Marano che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere il superamento di alcuni valori da parte della Raffineria, contestando all’Amministrazione di non rendere noti i dati. “Accuse infondate – prosegue l’Amministrazione – visto che i dati sullo stato di salute dell’ambiente, monitorato dagli enti preposti (Regione, Asp. Ministero), da mesi sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune. Del resto un’area industriale così rilevante richiede una costante attenzione da parte di tutti. Nel caso rappresentato dal consigliere Marano – aggiunge l’assessore Gitto – fermo restando che la sua interrogazione contiene dati esatti sulle emissioni presenti nel Registro europeo (E-PRTR), e altrettanto correttamente cita le soglie di rilevanza di ogni singola emissione, lo stesso invece non definisce – come avrebbe dovuto diligentemente fare – il rapporto tra soglie di rilevanza e soglie limite. Le prime infatti sono quelle che obbligano l’azienda a comunicare al Registro europeo le quantità emesse; le altre sono le emissioni totali per anno autorizzate dall’Aia. Va specificato altresì che il valore soglia di rilevanza si riferisce alla capacità massima produttiva di progetto che è costante nel tempo (finché non vengono fatte delle modifiche), e non alle quantità prodotte che variano nel tempo e che sono generalmente inferiori alla suddetta capacità di progetto”. A fronte di tutto ciò, Gitto ritiene “priva di significato” la richiesta del consigliere Marano “di conoscere quali azioni l’Amministrazione e l’Ufficio Ambiente avrebbero dovuto mettere in atto” e pertanto l’interrogazione risulta “sganciata da ogni riferimento normativo, specie nella invocata adozione di misure contingibili ed urgenti, previsti dalla legge in caso di emergenze sanitarie, che non sono configurabili dai dati forniti né si evincono dalla corposa corrispondenza fra l’Ente e gli organi preposti”. L’assessore da ultimo rileva che “un’interpretazione che faccia coincidere i valori limite con la soglia di rilevanza, palesa una carenza nell’interpretazione della normativa vigente e altera in maniera evidente la percezione del rischio nella popolazione, essendo rappresentati, in valore assoluto, da ordini di grandezza completamente diversi, oltre ad esporre l’Ente al rischio di procedure non autorizzate dalla normativa”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.500 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT