Anche l’associazione antimafia “Rita Atria” di Milazzo, interviene sulla vicenda della provera Provvidenza Grassi, e in particolare su quanto ascoltato dagli italiani durante la trasmissione Rai “Chi l’ha visto”. «Ci lascia sbigottiti e senza parole – scrivono – Nello stesso tempo esprimiamo profonda rabbia e sdegno per gli epiteti volgari rivolti alla povera ragazza e a suo padre da alcuni membri delle forze dell’ordine, in particolare Carabinieri. Uomini che indossano una uniforme che dovrebbe essere garanzia di legalità e di giustizia e che hanno giurato sulla Costituzione Repubblicana che al suo articolo tre sancisce l’uguaglianza e la pari dignità sociale di tutti i cittadini “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, non sono degni di rappresentare le istituzioni. Questa associazione ha profondo rispetto per le istituzioni stesse e crede fermamente che questa triste e volgare vicenda crei un danno di immagine all’Arma dei Carabinieri, che può essere mitigato solo prendendo severi e definitivi provvedimenti nei confronti di chi ha proferito quelle parole. Non sappiamo se la vicenda di Provvidenza Grassi sia riconducibile all’ennesimo episodio di femminicidio che si verifica nel nostro paese, ma questo lurido atteggiamento di stampo sessista da parte di membri delle forze dell’ordine ci pone seri interrogativi sul perchè il 70% delle donne vittime di femminicidio in Italia aveva denunciato colui che poi sarebbe diventato il loro assassino».

provvidenza Grassi