I commissari del comune di Milazzo attivano la procedura per liquidare le somme maturate dai creditori. Ma questi ultimi diffilcilmente sorrideranno. Per saldarli mancano all’appello 26 milioni di euro. I debiti ammontano a 48 milioni ma i creditori saranno saldati solo al 40 – 50% delle spettanze maturate. A sostenere questa tesi (e a sollevare perplessità), infatti, è Maurizio Capone, già assessore comunale all’Ambiente, allontanato dalla giunta per le posizioni diverse in materie di dissesto (Capone si opponeva). Ecco la sua nota:

maurizio capone

“Ho appena letto la delibera di G. M. n. 69 del 12 Agosto 2013 – scrive Maurizio Capone – a mezzo della quale viene adottata la procedura di adesione semplificata di liquidazione come previsto dall’art. 258 del Dlgs 267/2000. Questo significa che tutti i creditori del Comune di Milazzo, che vantano crediti per un totale di circa 48 milioni di euro, potrebbero essere soddisfatti al massimo per un 40 – 50 %. Infatti, nella stessa delibera si evince che le somme che saranno messe a disposizione deriverebbero da: vendita di beni patrimoniali per 11 milioni di euro; recupero da evasione per 3 milioni di euro; altri beni e liquidità disponibile per 10,2 milioni di euro; differenza fra residui attivi e passivi per circa 2 milioni di euro. In totale circa 26 milioni di euro. Ma a tale somma è solo virtuale in quanto non è stata ancora incassata. Infatti, i beni immobili non risultano venduti, l’evasione non è stata ancora accertata e recuperata (per questa l’Amministrazione ha ritenuto di rivolgersi ad un Ente di riscossione esterno), così come non risultano disponibili le somme provenienti dalla vendita di altri beni, né dalla non specificata liquidità di cassa. Infine, nono risulta incassata la differenza fra i residui attivi e passivi. In conclusione, non si comprende come l’organo straordinario di liquidazione potrà realmente aderire alla procedura semplificata non avendo alcuna somma da erogare ai creditori del Comune”, conclude Capone.