«Milazzo è il comune italiano dove si pagano le tasse più basse». A sostenerlo è l’assessore alle Finanze, Pippo Midili, che replica alle polemiche relative agli aumenti di alcuni tributi (a cominciare dall’Imu) determinate con delibere dal commissario straordinario Valerio De Joannon che sostituisce il consiglio comunale decaduto. Oltre all’Imu è aumentata nelle ultime settimane anche l’Irpef, la Tosap (occupazione suolo pubblico compresi distributori di carburante, distributori automatici di tabacchi, ), la tassa sulle pubbliche affissioni (manifesti, pannelli luminosi, automezzi reclamizzati, persona che distribuisce volantini, palloni aerostatici, teloni), utilizzo impianti sportivi, la tassa sui procedimenti avviati dal Suap (Sportello unico per le imprese). Nessun aumento per Tarsu (rifiuti) e Servizio idrico integrato (acqua).

Pippo Midili

«Tosap e pubblicità – dice l’assessore Midili – sono servizi a domanda da parte di chi chiede di avvalersene, cosa diversa per rifiuti e acqua che sono tributi che riguardano tutti. Nonostante il dissesto posso affermare che queste due tasse sono le più basse d’Italia applicate nei comuni di terza fascia come il nostro (dai 30 ai 50 mila abitanti). Tanto per rimanere in zona, a Milazzo si paga la tarsu nella misura di 1,47 euro a metro quadrato, a Barcellona si sale a 2,50 euro. A Capo d’Orlando, invece (comune di 13 mila abitanti) la tariffa del servizio idrico è più bassa ma c’è un minimo di cubatura da pagare anche se il consumo è più basso». Il segreto di Midili? «L’amministrazione Pino ha deciso di non aumentare le tasse ma combattere l’evasione. Indirizzo che non riscuote simpatie e consenso popolare, ma che ha dato i suoi frutti, sono state regolarizzate migliaia di utenze (900 i contatori dell’acqua rotti sostituiti in questi mesi)». Di seguito la delibera del commissario De Joannon (CLICCA QUI)