Gli appalti del comune di Milazzo finiscono sulle pagine del settimanale L’Espresso in edicola (n.48-49/2012). La citazione è tutt’altro che lusinghiera visto che il nome della città viene fatto all’interno del servizio sulle ditte “discusse” che hanno vinto gli appalti milionari per Expo 2015. Nel dettagliato servizio di Fabrizio Gatti viene sviscerata l’attività della Ventura spa, società di Falcone componente della cordata vincitrice che, secondo alcuni atti giudiziari riportati dal settimanale, sarebbe contigua ad ambienti mafiosi.

 

In uno degli articoli del corposo servizio si parla anche di Milazzo. Tra i verbali della Procura di Messina, sostiene l’Espresso, ci sarebbero le dichiarazioni del collaboratore Santi Gullo che dichiara: «Ci fu un periodo in cui i tecnici comunali riuscivano a pilotare le gare e ad aggiudicare alle imprese che volevano, sospendendo le operazioni di gara. Per esempio le iniziavano il mattino, poi le sospendevano per riprenderle nel pomeriggio, approfittando di questo intervallo per manipolare la gara. Ricordo che nel comune di Milazzo la ditta Ventura Angelo, a seguito di una di queste manipolazioni eseguita dai tecnici comunali, si lamentò con il Di Salvo (Sam Di Salvo, ritenuto uno dei boss più influenti del barcellonese, ndr) nel senso che tale ditta aveva speso 60 mila euro per manipolare la gara. Successivamente» è sempre Gullo che mette a verbale «aveva ceduto i lavori a Sam Di Salvo, il quale non aveva ritornato al Ventura tale somma». Il settimanale non riporta la data delle dichiarazioni, né se queste hanno avuto seguito.