{jcomments off}In una nota il deputato nazionale del Pdl Nino Germanà, membro dell’VIII Commissione permanente Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, interviene con una nota sui cattivi odori provenienti dalla zona industriale di Milazzo. “Accolgo con piacere e mi dichiaro vicino al Sindaco di Milazzo Carmelo Pino, l’unico dell’area industriale che, in linea con le previsioni e le disposizioni contenute nel decreto approvato lo scorso maggio dall’Ufficio Speciale Area ad alto rischio dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, è intervenuto inoltrando una lettera alla Raffineria, alla Termica di Milazzo ed alla Centrale Edipower. Lo strumento operativo esiste ed è inconcepibile che nessuno si assuma la responsabilità della tutela della Salute di tutti coloro che quotidianamente sono in balia di inquinamento, polveri ed sostanze odorigene e cancerogene».

Nino Germanà

Il deputato, candidato alle elezioni regionali, sottolinea che «é stato provato a più riprese ed acclarato che le emissioni riconducibili alle attività industriali sono altamente nocive e dannose, prova ne sia che, nell’area, si registra un incremento esponenziale di malattie mortali, ed è quindi opportuno non solo riconoscere il merito al Sindaco di Milazzo che protegge la comunità che guida, ma anche attivare un’opera di sensibilizzazione e di intervento concreto a tutti i livelli con l’avallo delle Istituzioni, poiché non si può rimanere inermi di fronte alla tragedia che sta colpendo i residenti dell’intera area». Nino Germanà, conclude la nota, ribadisce «il mio impegno e la mia vicinanza alle iniziative di denuncia e lotta contro l’inquinamento atmosferico, e raccogliendo i reclami e le istanze della popolazione sono pronto a combattere una battaglia sociale e culturale, affinchè la Salute ed il benessere dei cittadini non siano sacrificati sull’altare di interessi speculativi ed economici, e sarebbe gravissimo se i quadri dirigenti della Raffineria di Milazzo impugnassero il provvedimento costringendo, quale extrema ratio per proteggersi, ad attivare il procedimento contemplato dall’Art.11 del Decreto».