Odori molesti nell’aria di Milazzo? A breve saranno un triste ricordo. Antonino Cuspilici, dirigente dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, Ufficio Speciale – Sportello Unico per il risanamento delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, ha emanato lo scorso 16 maggio un decreto che regola e contrasta l’emissione gassose in atmosfera da parte di industrie “ad alto impatto odorigeno”. Il consigliere comunale Giuseppe Marano, assistito dai legali Antonio Giardina e Roberto Di Pietro ha incontrato nella sala consiliare del Comune giornalisti e cittadini per spiegare i passaggi salienti del testo pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 13 luglio.

“L’emanazione di una normativa che regolamentasse la materia finora era rimasta priva di disciplina in ambito nazionale – scrive Marano in una nota – rappresenta senz’altro uno degli obiettivi primari che il Movimento “Insieme per l’ambiente” intendeva perseguire attraverso la propria attività”. Il decreto riconosce che le emissioni odorigene possano costituire causa di disturbo e di danni alla salute della popolazione esposta e sull’ambiente naturale. I legali dell’associazione hanno fatto una disamina del quadro normativo essenziale per il contenimento delle emissioni di odore a tutela della qualità dell’aria, delle procedure amministrative descritte nel decreto per il monitoraggio e contenimento del disturbo olfattivo percepito dalla popolazione, specificando il ruolo di ciascuno dei soggetti delle procedure (il Sindaco, le autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni ambientali, l’A.R.P.A.), anche evidenziando limiti e contraddizioni della nuova normativa ambientale. L’incontro si è poi concluso, con l’appello del consigliere Marano, stante l’indubbia complessità normativa e tecnica – ed a tratti farraginosità e lacunosità – affichè sindaci, autorità competenti, provvedano ad applicare la norma a tutela della cittadinanza.