La Raffineria di MIlazzo non ci sta più a subire gli attacchi sull’inquinamento e passa alle carte bollate, anticipando querele verso tutti coloro che avrebbero denigrato l’azienda petrolifera. A comunicarlo una nota dell’azienda che riporta le dichiarazioni di Marco Saetti, direttore generale della Ram, azienda controllata al 50% da Eni e Q8. Ecco il testo: «Recenti dichiarazioni, formulate in vari contesti mediatici, attribuiscono all’attività della RAM effetti dannosi per l’ambiente e per la salute delle Comunità di Milazzo e della Valle del Mela – si legge nella nota – Tali dichiarazioni, distaccandosi per faziosità e per infondatezza dei contenuti dalla vivacità che ha pur sempre caratterizzato il dibattito sul rapporto tra raffineria e territorio, procurano un ingiustificato allarme nelle comunità. Alla luce della situazione venutasi a creare, la RAM desidera innanzitutto confortare le comunità di Milazzo e della Valle del Mela, confermando l’assoluta correttezza del suo operato che, anche attraverso ingenti investimenti destinati alla tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, garantisce in questi ambiti parametri qualitativi in alcuni casi addirittura migliorativi di quelli imposti dalla normativa».

 

«Per ristabilire la realtà dei fatti e la corretta informazione sulla propria attività – riprende la nota –  la RAM, costretta a non poter più tollerare il grado di disinformazione e di conflittualità indebitamente creato, comunica di aver deciso di intraprendere tutte le azioni per perseguire in sede legale i soggetti che a diverso titolo si rendono responsabili di dichiarazioni di tal tenore. Come sottolinea Marco Saetti, Direttore Generale della RAM,“in linea con la politica di responsabilità sociale dell’azienda e a fronte della palese irresponsabilità e pericolosità delle dichiarazioni in questione, la decisione della Società, già concretamente attuata verso alcuni, è volta non solo a tutelare la reputazione, l’etica e il valore professionale del suo management e di tutti i lavoratori, ma soprattutto l’importante ruolo sociale che la RAM svolge in quanto realtà economica ed occupazionale più importante dell’area”.