Le recenti dichiarazioni di esponenti dell’amministrazione comunale in merito alla chiusura del Teatro Trifiletti lasciano l’amaro in bocca a chi nel corso degli ultimi mesi si è ripetutamente e ragionevolmente opposto alla balzana idea di costruire un nuovo e più ampio teatro all’aperto all’interno del nostro Castello. Più volte il sindaco ed il suo esperto hanno rimarcato la necessità di disporre, entro la cittadella fortificata, di un numero di gran lunga maggiore di posti a sedere, rispetto a quelli già disponibili col vecchio “Teatro al Castello”, che invece negli ultimi quindici anni quasi mai ha registrato il tutto esaurito, vista la scadente offerta di spettacoli programmati nei cartelloni estivi allestiti dalle amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel tempo.

 

Non si comprende dunque la necessità di ulteriori posti a sedere, se si considera che, soprattutto in questi anni di sforamento del patto di stabilità e di serie difficoltà per le casse comunali, difficilmente assisteremo a concerti di James Brown  e Sarah Vaughan, tipici dei fasti dell’era Merliniana. Ma comunque orami il danno è fatto. Una sostanziosa fetta di finanziamenti (ben tre milioni di euro!) destinati al restauro dell’antico maniero è stata distratta per la costruzione di un nuovo discutibile teatro all’aperto in cui ahimè, Trifiletti docet, non avremo il piacere di assistere ad un solo spettacolo. E nel frattempo, le antiche mura del Quattrocento (cinta aragonese), che non sono state mai soggette a manutenzione negli ultimi sessant’anni e che avrebbero potuto essere finalmente restaurate coi ricchi fondi destinati alla costruzione del suddetto teatro all’aperto, cadranno in rovina offrendo uno spettacolo desolante a cui non avremmo mai voluto assistere.

MASSIMO TRICAMO