In relazione alle attività svolte dall’assessorato alla famiglia e servizi sociali e alle polemiche sollevate nei giorni scorsi, l’assessore Massimo D’Amore ha inteso precisare che “malgrado le note difficoltà dell’ente, sono prive di fondamento le notizie circa la contrazione dei servizi erogati. Tutti i servizi, sia quelli afferenti il distretto che quelli comunali, sono stati infatti regolarmente affidati malgrado l’assenza di un dirigente di ruolo e con grande spirito di sacrificio degli uffici. Alcuni ritardi attribuibili per ricorsi in sede giudiziaria ad alcune gare effettuate, possono considerarsi fisiologici atteso che, sin oggi, l’operato dell’ente è stato giudicato ineccepibile ed i ricorsi respinti”. Più specificatamente i nostri concittadini possono oggi usufruire di assistenza domiciliare per gli anziani (130 utenti solo a Milazzo per un importo di circa 752 mila euro con servizio aggiudicato il 15 novembre 2011), di assistenza domiciliare disabili (130 utenti complessivi di cui 31 milazzesi per un importo complessivo di circa 841 mila euro con servizio aggiudicato il 29 agosto 2011), di educativa domiciliare per minori (80 utenti complessivi di cui 21 milazzesi per l’importo complessivo di circa 461 mila euro con servizio aggiudicato il 19 maggio 2011). A questi servizi, che incidono in profondità nelle macro aree di assistenza alle fasce meritevoli di attenzione – prosegue l’esponente della giunta Pino – se ne aggiungono altri importanti come il trasporto ed assistenza disabili scolarizzati che ha carattere annuale e che per il solo periodo tra gennaio e giugno 2012 ha impegnato risorse per 159 mila euro con un incremento degli assistiti rispetto all’anno precedente.In tema di contrasto del disagio economico l’ente ha promosso la Family Card che è stata richiesta da circa 300 famiglie ed è sorretta dalla collaborazione di circa 50 esercenti locali. Non è mancato un segnale in tema di sostegno alimentare, sanitario e formativo grazie ad un progetto approvato dalla Regione Siciliana attuato insieme al privato sociale. Infine va ricordato come le “ordinarie” attività sociali rivolte agli anziani, un tempo confinate a semplici gite, sono state sostituite, a costo zero, con iniziative “di spessore” basate sul volontariato e sulla rete. È il caso dell’Università della Terza Età, iniziativa realizzata grazie ad una collaborazione tra Assessorato ai Servizi Sociali, A.u.s.e.r. e Istituto Tecnico Industriale E. Majorana”, che sta avendo particolare successo coinvolgendo oltre 300 utenti con 50 volontari particolarmente qualificati. “Rispetto a molti altri settori siamo in leggera “controtendenza” – conclude l’assessore D’Amore – i servizi base sono già garantiti sino al 2014 ma il settore “progettazione” nella pubblica amministrazione ancora soffre di un deficit culturale che frenalo sviluppo di iniziative all’altezza della volontà politica”.