Il copione del Milazzo targato 2011/12 è il seguente: eccellere contro le squadre in forma e faticare con le squadre derelitte e/o in difficoltà. Una spiegazione il direttore Sportivo Fabrizio Ferrigno ce l’ha: “E’ un problema di testa. Abbiamo avuto sette infortunati ma in una rosa di 26 elementi non può essere un alibi. Dobbiamo essere più attenti e concentrati. Non è possibile prendere sempre gol nei primi dieci minuti”. Un altro motivo è da ricercare nell’alto livello qualitativo rispetto alla passata stagione: ”Il campionato quest’anno è molto più competitivo. Il Giulianova di domenica scorsa l’avrebbe vinto con tranquillità. C’è rammarico per aver perso tanti punti all’inizio, a quest’ora magari avremmo lottato per altri obiettivi. Ma in ogni caso il compito che ci siamo prefissati è la salvezza diretta. Per non buttare via due anni dobbiamo evitare i play-out”.

A sinistra Ferrigno

 

E per riuscirci? Il DS chiede una mano ai più esperti: “Finora ci son mancati i gol di Proietti e le giocate di Fiore. Parliamo di loro perché l’anno scorso hanno fatto grandi cose. Ma sono sicuro che ci daranno una mano, hanno i numeri giusti per giocare a calcio. Ma mi aspetto molto di più anche dai “grandi” come Bucolo, Quintoni, Imparato e Mangiacasale”. L’ultimo pensiero è per la sfida di domenica, quando al “Grotta” arriverà il Campobasso, avversario diretto per la salvezza: “Dovremo scendere in campo con il coltello tra i denti, dobbiamo conquistare i tre punti ad ogni costo, anche giocando malissimo”.

SEBASTIAN DONZELLA