Ennesimo passo avanti per l’approvazione del dissesto da parte del consiglio comunale. La giunta municipale ha approvato la delibera n. 6 del 7 febbraio 2012 con cui si prende atto «della relazione del Collegio dei Revisori dei Conti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente. Presunto dissesto finanziario». Nel documento si prende atto della relazione del Collegio dei Revisori, “al fine di adottare tutti gli atti necessari e consequenziali da sottoporre all’esame del consiglio comunale”; si dà mandato al Collegio dei Revisori dei Conti “di predisporre una dettagliata relazione che analizzi le cause del presunto dissesto e che, ove ne ricorrano i presupposti, dovrà essere allegata alla delibera del Consiglio comunale; e al ragioniere generale di elaborare “apposita proposta da sottoporre all’esame del Consiglio comunale quale organo competente, qualora dalla relazione del Collegio dei revisori dei Conti dovesse emergere lo stato di dissesto”. Questa la dichiarazione rilasciata dal sindaco Carmelo Pino, dopo l’approvazione dell’atto deliberativo: “In ragione del principio di veridicità dei conti pubblici che contraddistingue l’operato quotidiano dell’attuale Amministrazione, ho il dovere di rendere noti i motivi che hanno causato la severa condizione debitoria del Comune di Milazzo ereditata e che ha reso necessaria la presa d’atto della relazione dei Revisori. Una scelta tecnica, vincolata ed ineludibile dopo quanto certificato dall’organo di controllo dell’Ente. La situazione finanziaria del Comune di Milazzo infatti, alla luce delle scarse previsioni di entrate proprie e della costante diminuzione dei contributi statali, nonché delle difficoltà di riscossione dei residui attivi, non è più gestibile con le ordinarie procedure di formazione del bilancio annuale, non essendo possibile assicurare la copertura finanziaria per tutte le previsioni di spesa necessarie ed indispensabili per il buon funzionamento della macchina amministrativa. L’ingente mole di debiti accumulati e la quantità di procedure giudiziarie attivate dai creditori hanno reso vani gli sforzi e le misure correttive adottate in questi 20 mesi, caratterizzati da sacrifici e rinunce tali da rallentare pesantemente anche l’attività gestionale dell’Ente. Purtroppo la verità è che i vecchi proverbi sono sempre attuali: “I buchi vengono fuori quando il sole scioglie la neve!”. Voglio ripetermi, ma ribadisco che in ragione del quadro economico-finanziario emerso dalla relazione dei Revisori dei Conti la presa d’atto da parte della Giunta era un percorso obbligato. Comprendo l’amarezza di quanti, come me, speravamo di evitare il ricorso a tale strumento legislativo, ma mi conforta la consapevolezza che tale “passaggio” obbligato restituirà ai cittadini un Comune virtuoso e credibile”.