ANTEPRIMA. Secondo una dettagliata relazione dell’Arpa sul tavolo del sindaco Carmelo Pino da oggi pomeriggio, gli odori molesti che hanno ammorbato Milazzo nell’ultima settimana, sarebbero riconducibili al processo di lavorazione della Raffineria di Milazzo. I dati raccolti dalle centraline mobili presente in zona Tribò e al Comando dei vigili urbani nei giorni 27 – 28 e 29 gennaio  hanno registrato la presenza nell’aria di metilmercaptano. Il 30 gennaio sono stati rilevati invece metilmercaptano, dimetilsolfuro, dietilsolfuro, dimetildsolfuro. Come scrivono nella relazione i dirigenti  Giovanni Patti e Veronique Zappia e il direttore dell’Agenzia regionale per l’Ambiente di Messina Marchese, la presenza di queste sostanze sono «da attribuire a sorgenti di origine tipiche del ciclo  produttivo della Raffineria di Milazzo».

“Sulla presenza di questi odori – dice il consigliere Giuseppe Marano che ha sposato la causa ambientalista – ho presentato una denuncia al commissariato di polizia e mi affido ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria”. L’assessore all’Ambiente, Maurizio Capone, domani mattina convocherà un tavolo tecnico per sottoporre agli esperti i dati contenuti nella relazione in modo da capire quali interventi urgenti si debbano prendere.