A parole commerciavano “vino pregiato”, in realtà ogni bottiglia corrispondeva a un grammo di cocaina. Gli agenti del Commissariato di Milazzo hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare a carico di cinque soggetti responsabili in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti. Il traffico di droga avveniva da tempo tra Milazzo e la Calabria. Sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere Felice Sottile, 55 anni, nato a Mazzarrà S. Andrea, Antonio Salvatore Leo di 62 anni, nato a Bagnara Calabra e Antonino Palmi, di 59 anni, nato a Santa Lucia del Mela. Gli altri due soggetti, Carmelo Cannone, di 42 anni, nato a Milazzo e Andrea Antonino Cuzzupè di 36 anni di Milazzo sono stati raggiunti da obbligo di dimora nel comune di residenza.

Il commissariato

Gli investigatori, grazie ad intercettazioni telefoniche, hanno scoperto e tracciato le principali fonti d’approvvigionamento della droga, corrieri e specifiche mansioni di ciascun referente del gruppo. Un linguaggio in codice consentiva poi di operare in tutto il territorio milazzese e di trasferire ingenti quantitativi di cocaina purissima e di elevata qualità reperita direttamente nel territorio calabrese. Quando si parlava di “carico di pregiate bottiglie di vino” indicava l’arrivo di un grammo di cocaina per ciascuna bottiglia. L’ultimo ordine di trenta bottiglie pronte per la consegna a Reggio Calabria ha consentito ai poliziotti di chiudere il cerchio e procedere all’arresto del genero di uno degli arrestati, Angelo Perdichizzi di 32 anni e di Patrizia Carbonaro di 25 anni, trovati in possesso di circa trenta grammi di cocaina. Al termine delle operazioni di polizia il Sottile e Palmi sono stati condotti presso il carcere di Messina, Leo presso quella di Reggio Calabria mentre Cuzzupè ed il Cannone sono stati condotti presso i rispettivi comuni di residenza con l’obbligo di dimora.