La Corte dei Conti “benedice” i tagli dell’amministrazione Pino. In una nota relativa all’esame dell’esercizio finanziario 2009 la Corte evidenzia sia le criticità riscontrate, sia le azioni avviate negli anni successivi dall’amministrazione per raggiungere il risanamento dell’ente. “Dalla relazione della Corte dei Conti emerge con chiarezza il quadro che ho sempre evidenziato – afferma il sindaco Carmelo Pino -. Del resto i numeri sono la fotografia della situazione dell’ente. Per tale ragione, sin dal mio insediamento, mettendo, con grande sofferenza, per un attimo da parte il programma elettorale, ci siamo concentrati per risanare il Comune di Milazzo che viaggiava veloce verso il dissesto. Non è stato facile, le nostre scelte saranno state anche impopolari, ma erano inevitabili. Nelle pagine del documento i giudici contabili evidenziano specificatamente quattro criticità: dalla ritardata approvazione del conto consuntivo 2009 da parte del consiglio comunale (avvenuta solo il 18 novembre del 2010), all’elevata quantità dei debiti fuori bilancio, al continuo ricorso alle anticipazioni di tesoreria per deficit di cassa e soprattutto il ripetersi dei disavanzi ad ogni chiusura di esercizio finanziario (2007 per 630 mila euro,  2008 per un milione e 200 mila euro e nel 2009 per 2 milioni e 600 mila euro).Nel documento si richiama anche una audizione del Ragioniere generale del Comune al quale sono state mosse queste contestazioni, con le memorie che lo stesso ha prodotto per conto dell’Amministrazione. Con riferimento alla ritardata approvazione del Consuntivo 2009 la Corte dei Conti non ha ritenuto “giustificabile” il ritardo con la scadenza del mandato amministrativo del precedente governo cittadino, nel 2010. “Ciò – scrivono i giudici contabili – avrebbe anzi dovuto accelerare l’iter di definizione dell’argomento, che ogni anno deve essere approvato entro il 30 aprile”. Sulla situazione debitoria ribadita invece la necessità di procedere all’alienazione del patrimonio immobiliare. Nella seconda parte della deliberazione, la Corte dei Conti evidenzia ed “apprezza” invece alcune scelte operate dall’Amministrazione in carica, prima tra tutte l’approvazione – primo comune in Sicilia – lo scorso 28 giugno del Piano di risanamento economico-finanziario. In tale contesto viene ribadita la necessità di dare corso ad una efficace azione di recupero dell’evasione fiscale al fine di garantire l’equità fiscale e procedere al pagamento delle situazioni debitorie pregresse. “Positivo” è poi per la magistratura contabile “il fatto che il Comune si sia attivato con decisione nei confronti del concessionario della riscossione”. Un altro aspettato attenzionato riguarda le spese per il Personale. Nel corso dell’audizione del Ragioniere generale è emerso infatti che a fronte di una spesa del 49 per cento riscontrata al momento dell’insediamento, l’Amministrazione Pino, attraverso una riorganizzazione dei vari settori e una drastica riduzione degli incarichi esterni, è riuscita a ricondurre il parametro sotto la soglia di legge del 40 per cento