Al “Comunale” di Torregrotta, divenuto ormai campo di casa per il Sacro Cuore, la formazione di Cambria riesce ad acciuffare il pari con il fanalino di coda Aquila Bafia all’ultimo respiro. Il grande gap in classifica che divide le due squadre non si è visto affatto anzi è proprio la compagine ospite che deve recriminare per non aver conquistato l’intera posta in palio. Mister Salvatore Cambria porta Cannuni in panchina, reduce da un infortunio muscolare, e lancia dall’inizio Federico Dama al centro dell’attacco.

I ragazzi del s. Cuore

Nella prima frazione di gioco non accade praticamente nulla se non un brivido regalato dal difensore ospite Calderone al 23’ che di testa non trova la porta sugli sviluppi di un corner. La ripresa è molto più divertente. Dopo un minuto l’Aquila va vicina al gol con Antonio Catalfamo impegna severamente Caragliano con un destro da distanza ravvicinata. Il Sacro Cuore tenta di chiudere gli avversari nella propria metà campo ma non produce alcuna chance pericolosa. Al 65’, però, è la punta milazzese Irato a divorarsi il gol del vantaggio spedendo alto di testa da pochi metri e totalmente indisturbato. Al 67’ Impalà serve centralmente Maio ma la girata di quest’ultimo termina a lato. un minuto dopo è ancora Antonio Catalfamo che fa venire i brividi al Sacro Cuore con un destro che sibila il palo. Nonostante la pressione la formazione di Cambria trova enormi difficoltà contro l’ottima difesa ospite (la peggiore del campionato), lasciando spazio ad azioni di rimessa. Neanche l’ingresso di Cannuni dà la scossa auspicata ed al 77’ l’Aquila trova il vantaggio con un preciso sinistro di Granata che si insacca dopo aver toccato il palo interno battendo un incolpevole Caragliano. E’ lo stesso estremo difensore del Sacro Cuore che, nei minuti seguenti, compie tre ottimi interventi su medesime conclusioni di Antonio Catalfamo, mentre Granata sfiora la doppietta calciando alto da pochi metri al 84’. La formazione mamertina si getta in avanti a testa bassa con la forza della disperazione e al 91’ trova il gol del pari con Maio che sfrutta una carambola in area ospite e trafigge Accetta. Dopo il gol, il signor Pizzuto di Palermo espelle Andaloro (in panchina), forse per qualche parole di troppo. Al fischio finale scoppia la bagarre che vede protagonisti Cannuni e Imbesi, entrambi puniti con il rosso.

SEBASTIAN DONZELLA