Con 14 voti contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto, il consiglio comunale ha bocciato ieri sera la propria di delibera, già adottata dalla Giunta Municipale nell’ottobre dello scorso anno di istituire a Milazzo il registro delle unioni civili. Al voto si è arrivato solo in tarda serata. Infatti le prime due ore di seduta sono state assorbite dagli “interventi preliminari” che hanno visto prendere la parola diversi consiglieri su problematiche varie, al quale ha risposto il sindaco Pino, presente in aula assieme agli assessori Midili e D’Amore.

L’assessore D’Amore e il sindaco Pino

Proprio quest’ultimo, che era stato il promotore dell’iniziativa, quando il presidente della seduta, Santino Napoli, ha “chiamato” l’argomento iscritto all’ordine del giorno, ha cercato di spiegare le ragioni di tale iniziativa da lui definita di “importante valore politico-sociale”. “L’amministrazione Pino – ha dichiarato l’assessore – non intende rimanere sorda alle istanze pervenute da associazioni e movimenti politici cittadini.”. Con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili le persone legate da vincoli non “legali” (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela) ma solamente da “vincoli affettivi” o per “motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale”, potranno chiedere l’iscrizione così come accade già in molti altri comuni italiani.“Un atto politico contro le discriminazioni e l’omofobia”, aggiunge l’assessore, “che non vuole proporre nulla di diverso da quello che la realtà delle cose già oggi fotografa; la materia è complessa e svolge i suoi più importanti temi a livello legislativo, ben oltre la sfera di competenza degli enti locali, tuttavia, tra il silenzio e la promozione di un diritto di cittadinanza la scelta è obbligata”. Al momento della dichiarazione di voto però è venuto fuori la diversa opinione dell’Aula. Mentre infatti i consiglieri dei Dem (Scicolone e Saraò), Salvatore Gitto e Antonio Napoli hanno annunciato il loro voto favorevole, Salvatore Italiano, a nome del centrodestra, ha spiegato il “no”, fornendo le motivazioni di tale scelta. Dopo il voto la seduta è stata rinviata a lunedì.