All’Eolian Milazzo si sta svolgendo il Seminario Mediterraneo di Geriatria 2016.  L’evento formativo,  che ha come titolo “La longevità tra complessità della cura e qualità della assistenza”  è proposto dalla Unità operativa complessa (Uoc) di Geriatria del Presidio Ospedaliero di Patti. «Il Seminario Mediterraneo di Geriatria 2016 – spiega il direttore Scientifico  professore  Ferdinando D’Amico anche nella sua qualità di  Direttore della  Uoc di Geriatria e della Rete Assistenziale Geriatrica della Asp di Messina –  è organizzato in simposi e letture, che vedono protagonisti, oltre a medici specialisti geriatri e medici specialisti di area medica, anche antropologi, farmacologi,   igienisti, nutrizionisti, terapisti riabilitazione  e infermieri».

«L’obiettivo – dichiara ancora – è di determinare  un confronto culturale e una  integrazione progettuale tra le Società Scientifiche che hanno  interesse specifico per l’anziano e per i suoi bisogni di salute, tanto che il presidente  della Sezione Clinica della International Association of Gerontology and Geriatrics – European Region e i Presidenti nazionali delle società scientifiche di Geriatria e di Medicina Interna presenzieranno con letture  previste  nel corso del Seminario».  

L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno demografico che  sta evidenziando un ruolo crescente della longevità e un aumento del  numero di grandi anziani. «Complessità e qualità  – dichiara ancora il direttore scientifico  – sono  le parole d’ordine della cura alla persona anziana tra le quali esiste  un rapporto evidente perché  la complessità della cura condiziona  la definizione  degli interventi e la  qualità della assistenza è riferita alla ricerca continua di interventi che garantiscano alla persona il livello massimo possibile in termini di salute».

Un simposio speciale è dedicato al Premio Geriatria Sicilia  che «vuole essere – afferma il professore Ferdinando D’Amico –  un palcoscenico per rendere visibili progetti di ricerca in Geriatria e dare sostegno a giovani ricercatori che mostrano interesse scientifico verso l’assistenza degli anziani».

Una sezione del  seminario è dedicata inoltre al Meeting delle Residenze Sanitarie Assistenziali che si articola in due simposi “Modelli assistenziali per il paziente complesso “ e “Gestione integrata del paziente anziano con frattura di femore” e in una lettura “Il fabbisogno e la domanda di servizi assistenziali per l’anziano”.

Alla Rete assistenziale geriatrica, di cui il Professore Ferdinando D’Amico è coordinatore, afferiscono le due Rsa pubbliche: la Rsa di Patti, che dopo due anni di attività rappresenta un struttura di riferimento per l’assistenza geriatrica con un numero elevato di pazienti,  e la nuova Rsa di Sant’Angelo di Brolo realizzata dalla ASP di Messina per  offrire assistenza e servizi alla popolazione anziana dell’area nebroidea. “La dipendenza resta il contesto principale da cui parte la domanda di assistenza – sostiene il Coordinatore della Rete Assistenziale Geriatrica –  ma il numero e la gravità dei problemi sanitari presenti nella stessa persona vanno aumentando. Le Strutture Residenziali devono essere in grado di affrontare la relativa instabilità clinica connessa alla patologia o alla polipatologia, che accompagna le condizioni di non autosufficienza nell’anziano».