La Tares? A Milazzo costerà meno della Tarsu. L’applicazione della nuova tariffa che viene definita la “stangata d’autunno”, comporterà al cittadino milazzese un risparmio rispetto alla Tarsu di una percentuale che varia dal 3 al 49 per cento. Dati in chiara controtendenza con tutti i Comuni siciliani quelli illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Carmelo Pino e dall’assessore alle Finanze, Pippo Midili. “Ritengo che pochi Comuni in Italia e forse noi soli in Sicilia per la nostra fascia di appartenenza demografica, faremo  pagare di meno ai cittadini rispetto a quanto previsto dalla Tarsu – ha affermato l’assessore Midili -. Infatti grazie a due anni intensi di attività dedicata all’evasione e all’elusione, che a Milazzo era altissima, siamo riusciti a pianificare la nuova tariffa che sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani, contenendo e diminuendo i costi per alcune categorie di contribuenti e introducendo delle agevolazioni per le fasce più deboli”.

L’assessore – tabelle alla mano – ha così spiegato che una famiglia di 3 persone che vive in un appartamento di 120 mq (che a Milazzo rappresenta la media) avrà una riduzione del 5 per cento rispetto alla Tarsu; percentuale che sale al 10 per cento nel caso di nucleo familiare composta da 4 persone che occupa un immobile di 150 mq. Ad avere invece una forte riduzione, pari al 30 per cento è la persona che vive da sola in 80 mq. Qualora lo stesso occupasse una metratura abitativa più grande, può arrivare a beneficiare della riduzione di oltre il 45 per cento. In questo biennio abbiamo ricostruito grazie ad un software realizzato a costo zero per il Comune, in quanto beneficiari di un finanziamento regionale,  da una azienda di Reggio Emilia – ha proseguito Midili – e ciò ha permesso di avere un quadro chiaro dei contribuenti, circa 13 mila persone, in maggior parte rientranti nelle categorie sopra indicate. La Tares rimarrà inalterata, o registrerà qualche lieve aumento solo per i nuclei familiari di cinque o sei persone, che a Milazzo sono meno del 5 per cento, ma ciò per una previsione errata dei coefficienti da parte del Ministero che si collega al censimento del 1991”.
L’assessore ha poi spiegato che la Tares servirà a coprire il 100 per cento dei costi relativi lo smaltimento dei rifiuti e più in generale il comparto di igiene pubblica, “ma ciò non perché come sosteneva qualcuno il Comune di Milazzo è in dissesto, ma perché lo prevede espressamente la legge. Anzi Milazzo, in controtendenza non solo non aumenterà i costi ma per la stragrande maggioranza dei contribuenti li ha diminuiti”. Il sindaco Carmelo Pino si è invece soffermato sull’attenzione rivolta alle categorie più deboli. “Spesso siamo accusati strumentalmente di aver aumentato le tasse e di esserci accaniti con i più deboli. Ancora una volta i fatti dicono il contrario. Questa Amministrazione sin dall’inizio ha ribadito la necessità dell’equità fiscale: pagare tutti per pagare meno. Non era possibile che a pagare fossero i soliti, magari il pensionato, l’operaio, l’impiegato e comunque coloro che sono a reddito fisso, mentre  tra gli elusori e gli evasori vi fossero categorie di cittadini benestanti. Siamo stati da subito intransigenti ed impopolari andando a ricercare coloro che usufruivano dei servizi ma non pagavano e abbiamo avviato le procedure per il pagamento del dovuto. E’ chiaro che se animati da sentimenti di giustizia sociale si riesce ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, facendoli pagare meno. E questo risultato sorprendente della Tares ne è la dimostrazione. Sono fiero del lavoro svolto dall’assessore Midili, dai miei più stretti collaboratori e dal personale del servizio tributi. Con questi risultati sorprendenti viene premiato il sacrificio di quanti non hanno avuto alcun dubbio tre anni fa nell’intraprendere la strada del rigore che oggi inizia a dare i suoi frutti. Ed altri ne seguiranno per il bene della nostra Comunità”..
Il Regolamento della Tares prevede per la prima volta nel nostro Comune l’applicazione di nuove agevolazioni. Ad esempio l’esenzione totale per tutte le abitazioni occupate esclusivamente da pensionati appartenenti ad un nucleo familiare residente nel  territorio comunale con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) complessivamente non superiore all’importo annuo, del trattamento minimo di pensione  INPS, ma anche per quei nuclei familiari che nel corso dell’anno di riferimento  abbiano subito una riduzione dell’ISEE dovuta a licenziamento o mobilità o cassa integrazione guadagni, che abbia comportato l’equiparazione economica a quella del trattamento minimo di pensione, aumentato di 1500 euro. Tale esenzione sarà applicabile previa presentazione documentale e verifica da parte degli uffici preposti nell’anno successivo a quello di riferimento.
Altro fatto nuovo – riguarda le famiglie con componenti  portatori di handicap, che beneficieranno di una riduzione del 20%  sulla bolletta.
Il prossimo obiettivo dell’Amministrazione sarà quello di far diminuire ulteriormente la quota a carico dei cittadini, attraverso la loro fattiva e responsabile collaborazione. Se infatti si riuscirà a raggiungere risultati significativi nella la raccolta differenziata, conferendo meno rifiuti in discarica, il costo del servizio di igiene ambientale avrà delle economie di spesa che si trasformeranno in bollette ancora più leggere.