L’onorevole milazzese Tommaso Currò chiede le dimissioni di Beppe Grillo dal Movimento 5 Stelle. E si avvicina al premier Renzi. Dopo il risultato delle elezioni Europee al di sotto delle aspettative, Currò, da sempre tra i più “irrequieti” del movimento pentastellato, esce allo scoperto con una intervista al sito del settimanale L’Espresso. «Grillo ha detto che si sarebbe dimesso? Bene, si dimetta». Tommaso Currò non teme provvedimenti disciplinari. Lui vuole che il movimento si sieda al tavolo delle riforme con Renzi: «Sono di buona voltontà, e altrimenti le riforme Renzi le fa da solo con Berlusconi. Non possiamo continuare a stare in parlamento per offendere la Boldrini», dice Currò convinto che il risultato elettorale sia conseguenza anche dell’attività in aula. Grillo cambi tono, dunque, e cambi pure il rapporto con gli eletti.

Tommaso Currò

Currò dice basta con i soliti volti in tv: «Io lavoro sodo, sono un parlamentare e non voglio che mi dicano “tu non puoi andare a parlare, non puoi andare ospite in quel programma”. Ora basta». Il milazzese sostiene all’Espresso che Grillo «ha sbagliato, ma non solo i toni. Io penso che di sbagliato ci fosse soprattutto il rapporto con gli eletti, che non funziona e che porta nell’angolo non i colleghi più critici, ma un pezzo del nostro elettorato, a cui urlare piace di meno». Contesta le espulsioni e il «modo in cui Grillo e Casaleggio scelgono di ignorare una parte di eletti del Movimento». «Se vuole confrontarsi io ne sarò felice – dice – Ma non deve farlo solo lui. Lo deve fare anche chi, con lui e da lui, è stato posto in prima linea a fare lo spettacolo». Currò crede, però, che non cambierà nulla. «No, non cambierà niente. Lo si è capito anche dal video di Grillo. Non c’è nessuna speranza, non ci credo più». Currò sostiene di non avere intenzione di lasciare i 5 Stelle. ««Io faccio le mie battaglie come ho sempre fatto. Poi certo ho capito che se non è cambiato nulla in un anno e mezzo non cambierà nulla adesso. Ma se di coerenza dobbiamo morire ciascuno muoia della sua. Grillo ha detto che si sarebbe dimesso? Lo faccia. Mi caccino se vogliono, ma io ho una dignità e sono una persona matura, che prende posizione e che pensa con la sua testa, e cerca di migliorare il Movimento perché sia utile al Paese, cosa che ora non è». Il testo integrale dell’intervista sul sito de L’espresso si può leggere cliccando qui.