Pioggia di solidarietà nei confronti di Pippo Sciacca. Il titolare della palestra di Olivarella incendiata la notte scorsa ha ricevuto decine di attestati di stima. Quella subita da Sciacca, esponente dell’associazione antiracket di Milazzo, è solo l’ultma intimidazione nei confronti suoi e della sua famiglia. Sciacca, dopo avere denunciato presunti estortori, sta testimoniando in tribunale, l’ultimo intervento risale a maggio. La compagnia dei Carabinieri di Milazzo sta seguendo una serie di piste. Ma l’attività antiracket di Sciacca rimane l’elemento principale attorno a cui stanno ruotando le indagini. “Come associazione antiracket – dice Francesco Arcadi, presidente dell Aocm – faremo di tutto per far ripartire al più presto questa attività. Incontreremo il prefetto di Messina e ci attiveremo presso gli edifici preposti per avviare speditamente le procedure relative al risarcimento del danno e fare ripartire la palestra dando un segnale ancora più forte di questo vile gesto».

L’ingresso della palestra

«Non si tratta di un episodio di racket qualunque – scrive infatti in una nota l’associazione antimafia Rita Atria –  E’ stato colpito chi ha denunciato, chi ha deciso di far parte di una associazione antiracket (di Milazzo), chi ha testimoniato nei processi contro i suoi estortori» sostiene l’associazione. «E’ un atto intimidatorio – continua –  non solo contro Pippo Sciacca, titolare della palestra distrutta, ma contro la cultura delle giustizia e della legalità che negli ultimi anni, pur fra tantissime difficoltà, lentamente ma inesorabilmente sta prendendo piede in questo lembo di terra della provincia messinese da Spadafora a enti locali, che inducono il cittadino ad accettare di vivere in un circuito di illegalità diffusa ove fa da padrona la legge del favoritismo e della raccomandazione. Oggi – si continua a leggere – si sprecano gli attestati di solidarietà a Pippo Sciacca e alla sua famiglia; giustissimo, sono utili, perché in questo momento, almeno dal punto di vista umano, è utile per una vittima, sentire il calore di tanti. Ma non sono sufficienti a cambiare registro se non si cambiano i comportamenti. Ognuno deve fare la sua parte in maniera concreta, affrancandosi da “vicinanze” pericolose e denunciando il malaffare». A diramare un comunicato anche l’associazione Ciclopica. «Il Movimento Ciclopica – si legge – non può che manifestarsi fortemente amareggiato per l’ennesimo caso di atto di violenza nei confronti di chi, da Cittadino Onesto, compie il proprio dovere di denunzia contro la criminalità, a proprie Spese, a favore e protezione di tutta la Società, compresa quella che continua a sostenere che il problema mafia non esista a Milazzo e dintorni. Per quanto possano valere le parole, Ciclopica manifesta la sua vicinanza al sig. Giuseppe Sciacca per l’attacco subito alla sua palestra, e offre disponibilità massima affinché la sua attività riparta a testa alta nel più breve tempo possibile. In tal senso è auspicabile che tutte le istituzioni, fortemente aiutate dall’Associazione Antiracket, riescano a fornire gli aiuti necessari alla persona colpita ma a beneficio di tutta la collettività». Ad esprimere stime anche il sindaco di Barcellona, Maria Teresa Collica. “L’incendio doloso, chiaramente da condannare in ogni caso, in questa occasione risulta ancora più grave dal momento che il titolare Giuseppe Sciacca, membro dell’associazione antiracket, ha recentemente denunciato e successivamente testimoniato nell’ambito del processo “Ulisse 2” contro i suoi presunti estorsori. È fondamentale esprimere solidarietà e supporto a quanti, come Sciacca, coraggiosamente denunciano e difendono la legalità e la libertà della propria attività imprenditoriale”. Solidarietà nelle scorse ore era stata espressa anche dal Presidente del Consiglio comunale barcellonese Angelo Pino, che aveva chiesto un “maggiore sforzo alle forze dell’ordine per individuare i responsabili e tutelare tutti gli imprenditori che coraggiosamente si ribellano al fenomeno del racket”. Ieri il primo comunicato è stata espresso anche da dal Presidente della Fai, Pippo Scandurra, e dai presidenti delle associazioni antiracket della provincia di Messina. A stringersi attorno a Pippo Scandurra anche il Movimento Sportivi Milazzesi che «a nome di tutti gli sportivi esprime solidarietà alla vittima del vile attentato». Il Movimento confida «nell’operato delle forze dell’ordine per assicurare alla giustizia i responsabili di questo ignobile gesto che ferisce tutto il mondo dell’imprenditoria, della società civile e dello sport».