L’accusa è quella di avere fatturato l’acquisto di pubblicità su un periodico mamertino emettendo documenti contabili relative ad operazioni inesistenti o “gonfiate”. Il giudice Salvatore Pugliese, su richiesta del pm Alessandro Liprino, ha rinviato a giudizio Giacomo Ruvolo, 67 anni, legale rappresentante dell’associaizone culturale “Sms” di Milazzo e gli imprenditori Giuseppe Cernuto, 50 anni dell’impresa H2O, e Francesco Abbriano, 69 anni, legale rappresentante della società Mira srl di Milazzo. A scriverlo nell’edizione di oggi è il quotidiano La Gazzetta del Sud.

La procura di Barcellona contesta l’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti al fine di consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto a favore delle due ditte nell’anno di imposta 2011. Alla ditta H2O di Giuseppe Cernuto – scrive la Gazzetta – venivano rilasciate fatture per l’ammontare compessivo di 48.315 euro; Alla Mira amministrata all’epoca da Francesco Abbriano per un importo di 18 mila euro. Stralciata per una “eccezione” del proprio legale la posizione di un terzo imprenditore, Nicola Serraino, 49 anni, di Spadafora. legale rappresentante della società “Serblok srl”.

Il quotidiano messinese sottolinea, anche, che sono stati prosciolti dalle stesse accuse altri otto imprenditori o professionisti mamertini.