“Caro Giovanni, vorrei che Milazzo partecipassse al referendum contro il Css”. A lanciare l’appello in una lettera aperta rivolta al primo cittadino di Milazzo è il consigliere Valentina Cocuzza, componente del gruppo di maggioranza che l’ha sostenuto. Il riferimento è ai comuni del comprensorio che hanno deciso di indire consultazioni popolari per capire se la popolazione appoggia il progetto di riqualificazione della centrale termoelettrica A2a/Edipower di San Filippo del Mela che prevede l’utilizzo di Css, combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti. «La tua posizione antireferendaria necessita di argomentazioni diverse da quelle che hai esplicitato – spiega –  Dagli organi di stampa ho appreso i motivi che giustificano la tua contrarietà: la convinzione di una modesta partecipazione al voto referendario e la delegittimazione ,in caso di voto favorevole al Css, dei pareri  espressi dai Consigli Comunali. Mi permetto alcune considerazioni: il Governo Regionale in carica è frutto di un astensionismo mai registrato in Sicilia, nonostante ciò è legittimo. Il parere dei cittadini in democrazia è fondamentale. Il sindaco ed il consiglio comunale sono eletti dal popolo sovrano. Il sindaco ed il consiglio comunale  debbono rispondere solo ai cittadini. Ritenere che un voto referendario metta in conflitto Cittadini, Sindaci ed Organi collegiali, mi sembra una giustificazione troppo semplicistica».

Poi l’affondo politico. «Le argomentazioni che hai adotto per giustificare il tuo dissenso referendario mi sembrano forse più dettate dall’appartenenza politica che non dalla tua volontà – continua – ritengo che avresti dovuto assumere una diversa posizione. Farti, da Sindaco di Milazzo, promotore di una sintesi condivisa con tutti gli altri Comuni  che hanno deliberato la contrarietà al CSS e redigere un documento che dia forza alla già manifestata volontà popolare. La decisione spetta al Governo centrale, il referendum non ė vincolante ma permette ai cittadini di esprimere la loro opinione. Opinione che può essere anche ignorata dal Governo e dalla Politica, ma che tuttavia è sbagliato non volere permettere».

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Franco
Franco
8 anni fa

Certo è scesa questa scienziata da San Filippo del Mela per dare indicazioni politiche a Milazzo, perché qua siamo tutti cretini e abbiamo bisogno di farci comandare da tutti quelli che vengono da fuori. Fino a qualche anno fa quelli di fuori che comandavano a Milazzo almeno avevano le “palle”.
Che fai Valentina se Giovanni non obbedisce lo dici a Crocetta visto che sei del Megafono o passi all’opposizione ?

Jio
Jio
8 anni fa

Come la mettete ora che la tendenza di altri tre comuni è di non fare il referendum, a poco a poco nessuno lo farà, in quanto si renderà conto della sua nullità.

gigi
gigi
8 anni fa

Visto che l’ing. Nastasi è di casa al terzo piano, perché non sali un attimo per chiedergli come rispondere a riguardo?

Alberto
Alberto
8 anni fa

Nonostante la “giovane” età, l’attuale sindaco di Milazzo si trova a suo agio solo nei vecchi meccanismi della politica della Prima Repubblica, dove tutto si decideva nelle segrete stanze e la rappresentanza del popolo era quanto mai “sfumata”…
Doversi attenere al responso di un esito referendario, evidentemente, lo pone di fronte a scenari ignoti e soprattutto a pericolose derive decisioniste in barba a questo o quell’alleato…
Semplice, no?

Giuseppe
Giuseppe
8 anni fa

Ma perché non te ne vai nel tuo Comune, dove tuo padre ha amministrato, e sappiamo tutti come, purtroppo solo a Milazzo ci possono essere queste cose, mi schifo solo a scrivere…….