Questa volta i conti tornano. Anche se per farli quadrare ci sono voluti dodici anni di gestione straordinaria, tre commissioni e due dissesti. Si chiude così definitivamente un capitolo amaro della storia amministrativa del Comune di Milazzo. Nel corso di questa settimana, infatti, la Commissione straordinaria di liquidazione presieduta da Fortunato Pitrola e composta da Rosario Caccamo Maria Leopardi ha presentato al Ministero dell’interno il piano di estinzione del dissesto con il relativo quadro attivo e passivo che chiude la procedura.

La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre i tre componenti della commissione anche il sindaco Pippo Midili e l’assessore alle finanze Roberto Mellina.

I NUMERI: la massa passiva è stata pari a 53 milioni di euro. La Commissione ha pagato 9 milioni di euro attuando transazioni differenti tra il 40 e il 60 per cento rispetto alla somma richiesta sulla scorta di alcuni parametri relativi al debito da soddisfare.

Nel corso dell’attività dell’Osl sono poi pervenute altre istanze (“tardive”) 387 le istanze pervenute per un totale richiesto di 18 milioni. Il valore, ammesso dopo l’istruttoria, è stato poco più della metà. In totale quindi sono state censite 1.200 posizioni. Il debito rimasto è di circa 15 milioni di euro che verrà coperto anche con i fondi dell’Osl per 3 milioni e mezzo e con i fondi a disposizione dal bilancio del Comune.

«Io ho aperto il dissesto e io ho chiuso – sottolinea il sindaco Midili – il Comune di Milazzo è finalmente fuori dal dissesto e mai più ci tornerà se si manterrà l’attuale gestione oculata delle finanze. Molte cose ci sono ancora da dire riguardo una gestione sbagliata che ha portato a questa situazione catastrofica. Dagli incarichi agli avvocati ai cestini in vimini, ma avrò modo di farlo in maniera dettagliata più avanti».

L’ultimo problema da risolvere sono i quindici milioni di euro di debiti rimasti. Creditori che a dissesto chiuso potrebbero rivendicare l’intero importo delle somme dovute.

«Tenteremo di arrivare a delle transazioni – ha detto il primo cittadino – per colmare l’ultima tranche debitoria, sicuramente non daremo il cento per cento a chi ha rifiutato la proposta transattiva dell’Osl. Un dato è chiaro, non dichiareremo un altro dissesto finanziario se qualcuno intenderà continuare ad alzare i muri, ma saremo pronti ad andare in Piano di riequilibrio decennale o addirittura ventennale».