Gli Esploratori dell’Ecomuseo Chersoneso d’Oro del Gal Tirreno Eolie. Ecco le gemme di Milazzo 28 Settembre 2025 Redazionali Il GAL Tirreno Eolie lancia una sfida affascinante e innovativa: trasformare il nostro territorio in un gioco, in un viaggio emozionante, in un percorso di scoperta e identità condivisa. Per obiettivi di valorizzazione integrata, nello spirito del Gruppo di Azione Locale che raggruppa quattordici comuni dell’area tirrenica messinese e delle Isole Eolie: Milazzo, Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Torregrotta, San Pier Niceto, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Venetico, Valdina e Pace del Mela.Con il progetto “GLI ESPLORATORI – Tra Tirreno e le Eolie”, borghi, panorami e tradizioni diventano tappe di un’avventura che coinvolge tutti, dai bambini agli anziani, dai turisti ai residenti. Ognuno è chiamato a diventare protagonista di una grande caccia al tesoro che unisce cultura, divertimento e comunità.L’Ecomuseo Chersoneso d’Oro, con la sua esperienza, ha reso possibile la trasformazione di un’idea in un sistema concreto. Come funziona l’avventura? Basta scaricare l’app dell’Ecomuseo “Chersoneso d’Oro”, scegliere un comune di partenza e lasciarsi guidare. Ogni sfida completata permette di raccogliere gemme digitali, trasformando la curiosità in ricompensa. Ogni 20 gemme: un premio concreto (una granita, una degustazione, un gadget… e punteggio acquisito per ottenere i ricchi premi finali ). Nel momento il cui il partecipante ha completato la scoperta delle gemme di tutti i comuni, riceverà il prestigioso riconoscimento di “Viaggiatore del Chersoneso d’Oro”. Uno dei quattordici comuni da scoprire è Milazzo. Dove sarà possibile raccogliere gemme nei posti più importanti e suggestivi della città del Capo. Si comincia da Palazzo dell’Aquila per poi arrivare alla vicina statua di Luigi Rizzo, uno degli edifici storici più importanti di Milazzo. Situato nella parte alta della città, fu sede del potere municipale e testimonia l’importanza strategica della città in epoca medievale. Oggi ospita eventi culturali e mostre, mantenendo vivo il suo valore simbolico. La statua di Luigi Rizzo, eroe della Marina Italiana noto per le imprese durante la Prima Guerra Mondiale, invece si trova sul lungomare di Milazzo. Rappresenta l’orgoglio cittadino per un personaggio che incarna il coraggio e il valore della propria terra. Ma c’è anche il Museo del Mare e delle Tradizioni Marinare che racconta la storia della tradizione marinara locale. All’interno, una collezione di strumenti di navigazione, reperti archeologici subacquei e testimonianze della vita dei pescatori offre uno spaccato autentico del legame della città con il mare. La chiesa di Santa Maria Maggiore è un luogo di culto ubicato sul lungomare Garibaldi a Vaccarella nel centro storico della città. L’esterno comprende un sagrato semicircolare sopraelevato che ospitò il meritato riposo di Giuseppe Garibaldi dopo le fatiche della battaglia di Milazzo del 20 luglio 1860. La Croce di Mare di Milazzo è un monumento commemorativo situato vicino alla costa, eretto in ricordo dei caduti in mare. Posta su uno scoglio a pochi metri dalla riva, la croce è visibile dal lungomare e simboleggia il legame profondo tra la città e il mare, fonte di vita ma anche teatro di tragedie. Tappa imperdibile è il Duomo di Milazzo, dedicato a Santo Stefano, si erge nel cuore del centro storico. Edificato nel XVII secolo, presenta una facciata barocca sobria e un interno a tre navate ricco di opere d’arte, tra cui pregevoli affreschi e un altare maggiore in marmo policromo. E Villa Vaccarino, dimora storica risalente al XIX secolo, situata vicino il lungomare di Milazzo. Caratterizzata da un’elegante architettura neoclassica e da un ampio giardino con piante esotiche, la villa è oggi sede di eventi culturali e musicali. È uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura borghese locale. Una delle gemme va trovata all’interno al Trifiletti principale teatro cittadino, inaugurato nel 1911. Presenta una struttura in stile liberty con decorazioni raffinate e una platea a ferro di cavallo. Ospita spettacoli teatrali, concerti, conferenze ed è un punto di riferimento culturale per Milazzo e il comprensorio. Non manca di certo il Santuario di San Francesco di Paola fu fondato nel XV secolo dal Santo calabrese in persona. Oggi è meta di pellegrinaggi ed è amato anche per la vista panoramica che offre e come luogo di profonda spiritualità. Si continua con l’Antiquarium, che è una sezione distaccata del Museo Regionale di Messina. Espone reperti archeologici rinvenuti nell’area milazzese, tra cui ceramiche greche, iscrizioni latine e oggetti di uso quotidiano di epoca romana, illustrando la storia millenaria del territorio. Trovare la gemma all’interno del Castello di Milazzo, uno dei più grandi complessi fortificati della Sicilia, sarà un’esperienza indimenticabile. Sorto in epoca normanna e ampliato successivamente dagli aragonesi e dagli spagnoli, domina il borgo antico dall’alto. Al suo interno si trovano bastioni, cisterne, prigioni e la Cittadella, testimonianza della lunga storia militare e civile del sito. E poi la piazza Ngonia, un suggestivo slargo affacciato sulla costa occidentale di Milazzo, celebre per i tramonti spettacolari che si riflettono sulle acque cristalline della baia. Il nome deriva probabilmente dal greco ‘gonìa’, ovvero ‘angolo’, a indicare la particolare forma angolata del promontorio. Non poteva mancare il punto panoramico de ‘La Manica‘ che offre una delle viste più spettacolari su Capo Milazzo. Da qui è possibile ammirare l’intera costa tirrenica, le Isole Eolie all’orizzonte e il profilo del borgo antico e Croce di Mare. E poi che anche l’Area Marina Protetta con la Stanza del Mare di Lory, installazione esperienziale all’interno dell’Amp di Capo Milazzo. Dedicata alla sensibilizzazione ambientale, accoglie visitatori con racconti e visioni subacquee per mostrare la bellezza e la fragilità degli ecosistemi marini locali. E la Piscina di Venere, una piscina naturale scavata nella roccia sul promontorio di Capo Milazzo. Il nome deriva da una leggenda secondo cui la dea Venere si immergeva nelle sue acque. Il luogo è parte dell’Area Marina Protetta e offre uno scenario incantevole tra mare, natura e mito. Sempre all’interno dell’Amp una gemma va trovata all’interno del sentiero delle Tre Pietracce, un itinerario naturalistico all’interno dell’AMP Capo Milazzo. Sempre a Capo Milazzo il Santuario di Sant’Antonio da Padova. È un piccolo luogo di culto ogni anno, la festa del Santo richiama fedeli e visitatori con processioni e celebrazioni sul lungomare. Costeggiando la scogliera, il percorso offre una vista unica su fondali cristallini e specie botaniche mediterranee. Le ‘Tre Pietracce‘ sono tre grandi scogli emblematici che emergono dalle acque, simbolo del promontorio. Poi fuori dal centro abitato il Giardino Zen del Maestro Antonuccio uno spazio di meditazione e arte all’aperto, collocato nella zona alta di Milazzo. Tra sculture in pietra e sabbia rastrellata, offre un’esperienza sensoriale unica ispirata alla filosofia giapponese del wabi-sabi. E poi Il Giardino Botanico ‘Natale Torre’ è un polmone verde nel cuore della città, nato dalla passione per la natura di un vivaista locale. Al suo interno si trovano centinaia di specie vegetali, con sezioni dedicate alle piante medicinali, aromatiche e tropicali. È un punto di riferimento per l’educazione ambientale. Il Palazzo Spadafora fu dimora dei Principi di San Pietro, uno dei più illustri casati nobiliari milazzesi. L’edificio, situato nel borgo storico, conserva affreschi, arredi d’epoca e una cappella privata. Oggi ospita eventi culturali e rievocazioni storiche legate al passato aristocratico della città. ARTICOLO PUBBLI-REDAZIONALE Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.522 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT