LETTERA. I sanitari della Guardia Medica di Lipari: «costretti a convivere con le blatte. E l’Asp tace» 3 Luglio 2025 Nei Dintorni Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dai medici della Guardia Medica di Lipari che, da giorni, vivono in condizioni igienico-sanitarie “indegne”. Medici che trovano blatte nella valigia e addosso. Nell’orecchio, addirittura, in un caso di qualche giorno fa. Oppure in bagno. Ora esplode la protesta. I sanitari chiedono alla stampa di diffondere la notizia. Di seguito la loro lettera. LA LETTERA. Siamo medici di continuità assistenziale in servizio a Lipari, isola dell’arcipelago eoliano. Da giorni, viviamo in condizioni igienico-sanitarie indegne, circondati da blatte che infestano la sede in cui siamo chiamati non solo a lavorare, ma anche a dormire e vivere durante i turni.Abbiamo segnalato la situazione per tempo e con tutti i canali ufficiali: di persona al Direttore del distretto di Lipari, dr. Quaranta, e per iscritto a mezzo PEC alla Direzione Generale, al Provveditorato, al Comune, ai Carabinieri. Nei giorni precedenti l’unico intervento ricevuto è stato la sostituzione delle piastrine antiblatte da parte del personale delle pulizie. Nel frattempo, l’infestazione continua. Le troviamo nei bagni, nei letti, sotto le sedie. Una collega ha trovato nella mattina del 3 luglio blatte nella sua valigia e addosso, nell’orecchio. Un’altra mentre si lavava in bagno. Le due colleghe sono entrate in stato di panico. Questa mattina è stata eseguita una deblattizzazione sommaria solo attorno agli scarichi e al perimetro esterno del palazzo. Il risultato? Blatte ovunque. Vive, morte o morenti. Nelle scale. Sotto le sedie. Davanti all’ingresso dell’ambulatorio.Abbiamo chiesto la chiusura temporanea della sede e una sistemazione alternativa, per poter garantire con serenità e dignità il nostro servizio. Ma il vice direttore generale dell’ASP, dott. Quattrone, ci ha risposto che non è possibile, né ci ha fornito alcuna alternativa per la notte, né autorizzazione a spostarci in autonomia, pur consapevole del contesto in cui siamo costretti a lavorare.Nel presidio si effettuano visite, medicazioni, sutura di ferite, rimozione punti. Facciamo il nostro lavoro di medici. Ma c’è un rischio reale e concreto: quello di ritrovarci con blatte tra i piedi durante una visita. E se un paziente dovesse decidere di denunciare non l’ASP, ma noi stessi, per aver consentito cure in un ambiente simile? Noi, che dovremmo occuparci della salute pubblica, ci troviamo esposti a rischi igienici, psicologici e fisici, in condizioni che non augureremmo a nessuno. Abbiamo formalmente segnalato l’accaduto anche al Comune e ai Carabinieri di Lipari. Ma il “nulla cosmico” ricevuto in risposta dalla direzione dell’ASP — per usare le parole del vice direttore stesso — ci costringe a fare ciò che non avremmo mai voluto: denunciare pubblicamente quanto accade. Non è solo una questione di insetti. È una questione di dignità, salute, sicurezza sul lavoro e rispetto per chi, ogni giorno, garantisce un servizio essenziale in territori spesso dimenticati. Ci domandiamo: è questa l’idea di sanità territoriale che le istituzioni vogliono trasmettere? È così che si tutela chi lavora al servizio della collettività, spesso in solitudine e in emergenza? Chiediamo alle testate giornalistiche di darci voce. Perché il silenzio assordante delle istituzioni rischia di diventare complice di un sistema che umilia chi lavora e mette in pericolo la salute pubblica. E perché non possiamo più essere invisibili. LETTERA FIRMATA dai Medici Guardia Medica di Lipari VIDEO. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.881 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT