Il turista svedese, aggredito sabato notte in via degli Orti, andrà via da Milazzo portando con se il ricordo della violenza subita ma anche della bontà dei milazzesi. L’uomo, infatti, dopo le dimissioni dall’ospedale di Milazzo, è stato accolto dai proprietari, la signora Graziella e i figli, del bar Cuciti che si trova proprio di fronte l’ospedale, e da quelli di un Bed & Breakfast milazzese dove, ancora oggi, alloggia accudito da Nicole, una ragazza sedicenne.

Intanto sull’aggressione emergono tutti i dettagli. E Milazzo c’entra veramente poco. A quanto pare Freedrik, questo il nome del trentatreenne che vive girando il mondo, è stato avvicinato da un signore, presumibilmente di 40/45 anni, alla stazione di Messina con la scusa di una sigaretta. Il turista, diretto a Vulcano, ha confessato di aspettare il treno per Milazzo e il suo aggressore, insieme ad un complice, si è offerto per fargli compagnia durante il viaggio. Ma arrivati a Milazzo, in via degli Orti, la strada che il turista stava percorrendo per arrivare nella città del Capo, è stato minacciato con un coltello e picchiato violentemente per poi essere derubarlo di tutto.

Aveva con lui solo uno zaino con dentro soldi, documenti, vestiti e due cellulari. Dopo l’aggressione, per avere aiuto, ha bussato ad una vicina abitazione. L’ambulanza del 118, infatti, è stata chiamata dal proprietario che ha anche sollecitato l’intervento dei Carabinieri di Milazzo.

L’uomo svedese che ha la mascella e il naso fratturato, i denti rotti e un problema toracico è stato dimesso sabato pomeriggio. Si è ritrovato solo, con un pantalone insanguinato, un paio di scarpe e per il resto nudo. A notarlo mentre vagava spaesato con il volto tumefatto sono stati i proprietari del bar che si trova proprio nei pressi del nosocomio. Sono stati loro ad offrire per primi aiuto e ad accompagnarlo dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo, che stanno portando avanti le indagini, per redigere il verbale. Subito dopo l’aggressione è stato difficile interrogarlo, non per la non conoscenza della lingua inglese ma perché con la mascella dolorante non riusciva a parlare.

Poi è arrivata Nicole, il suo aiuto in un primo momento è stato preziosissimo visto che è una studentessa che parla bene l’inglese. «Ero con la mia famiglia – racconta Nicole- all’interno del bar. E ho visto Freedrik. Ho subito capito che era solo e senza un posto dove poter andare. Soprattutto senza soldi per poter tornare a casa. Mi sono fatta avanti senza esitazione e con i miei genitori abbiamo deciso di ospitarlo nel nostro B&B Musia di piazza Roma»

Ed è stata proprio Nicole a raccontare la storia del trentatreenne svedese alla nostra redazione. Da sabato, insieme ai genitori Michaela Hamanova e Carmelo De Pasquale, si è presa cura di lui. Senza lasciarlo solo un secondo. Lo ha anche accompagnato una seconda volta al Pronto Soccorso dell’ospedale Fogliani perché ancora dolorante dopo le dimissioni. E’ stata al suo fianco nella sala d’attesa, prima della visita, per cinque ore. E soprattutto mettendolo in contatto con la sua mamma che ha acquistato il biglietto aereo per il ritorno a casa.

Il turista lascerà Milazzo mercoledì mattina. Portando a casa anche il ricordo di queste persone che non lo hanno abbandonato, tra loro anche la signora Anna dipendente del bar milazzese che si è occupata dei suoi pasti. E soprattutto di Nicole che ha dimostrato, anche se giovanissima, un grande senso di responsabilità e solidarietà verso questo uomo.

Intanto in questi giorni di attesa, prima del suo rientro a casa, ha espresso il desiderio di visitare Milazzo. Da molti, ieri, è stato notato per le vie del centro cittadino e nella zona di San Papino. Ed oggi con molta probabilità visiterà il Castello e l’Area Marina Protetta Capo Milazzo, sempre accompagnato da Nicole e dai suoi genitori.

Dopo Vulcano avrebbe dovuto andare in Grecia. Una tappa del suo continuo viaggiare che ha solo rinviato. Ci andrà non appena sarà guarito.

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mIlazzese 1
mIlazzese 1
27 giorni fa

Orgoglio milazzese e non solo. L’ho sempre ritenuta una persona con gli ATTRIBUTI

Alessandro Pajno
Alessandro Pajno
29 giorni fa

Un bellissimo gesto, nel solco della miglior educazione evidentemente ricevuta in famiglia e che ci onora per la tradizione di accoglienza dei milazzesi. La giovane e’ da esempio per i coetanei e non solo e fa ben sperare per il futuro dei giovani.

Giuseppe Bertè
Giuseppe Bertè
1 mese fa

Penso che iin questi casi forse il sindaco in prima persona poteva fare qualcosa
Per ovviare al disaggio del turista svedese .

Cetty 83
Cetty 83
1 mese fa

Grazie a queste persone di buon cuore, che fanno sperare ancora nell’umanità!

Rosaria
Rosaria
1 mese fa

Ma chi scrive questi articoli? Un bambino?