SANTA LUCIA DEL MELA. Santa Lucia del Mela è stata teatro di una delle più grandi manifestazioni sportive competitive private del 2025, organizzata dalla sezione Softair “Ghost Company” dell’Asd Rudis. Più di cento persone hanno deciso di mettersi in viaggio da tutta la Sicilia per la quarta tappa del campionato regionale PCS del circuito FIPS coordinato da CSASI.

Una giornata dedicata allo sport, all’attività fisica all’aria aperta condita dal Softair
(tiro dinamico sportivo alla sagoma). L’evento, chiamato “Operazione Entomophthora”, ha avuto una durata di nove ore complessive, tra organizzazione e gioco vero e proprio, in cui le 11 squadre partecipanti hanno eseguito prove speciali di comunicazione tramite Codice Morse, prove chimiche e prove di interpretazione scenografica in cui gli operatori diventavano veri e propri personaggi della storia.

Una giornata che è l’ennesima dimostrazione che il Softair non è un tentativo sterile di “giocare a fare la guerra”, ma è molto molto di più. Il Softair è emozione, unione, spirito di squadra, spirito di iniziativa, impegno e divertimento.

«Grazie a manifestazioni sportive come queste – precisano gli organizzatori – si creano connessioni, amicizie, conoscenze con altre persone che guidate dalla pura passione per questo sport continuano a girare per la Sicilia per rafforzare i loro legami e soprattutto per il loro divertimento».

L’organizzazione di questo evento è stata possibile grazie alla collaborazione degli iscritti dei “Ghost Company”, “Incursori Valdemone”, “Aquile Reali” e al supporto del personale sanitario qualificato che è sempre stato presente per qualsiasi evenienza con un’ambulanza fornita di tutto il necessario per fornire assistenza.

L’evento si è concluso con tre squadre sul podio: al primo posto i “Falchi dell’Etna” (squadra di Zafferana Etnea), al secondo posto i “Silver Hawks” (squadra di Mazara del Vallo) e al terzo posto gli “Smas” (squadra di Misterbianco). «Ci auguriamo – concludono – che manifestazioni sportive di questo tipo possano essere viste sempre meglio dal pubblico esterno. Vi invitiamo, infatti, a provare così che prima o poi il Softair possa diventare uno sport riconosciuto come tale, perdendo una volta per tutte l’immeritato titolo di “gioco della guerra”».